Spedizione punitiva in via Cascino, “volevano uccidere”: “Bambina messa al sicuro da un cittadino”

 
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Gela. Prima una rissa, ad inizio giugno, nella zona di San Giacomo, poi la rivalsa in via Cascino, nelle scorse settimane. C’è questo dietro a quanto accaduto nei pressi di un’attività commerciale. La rissa scatenata solo pochi giorni fa è stata una spedizione punitiva fatta scattare da sei cittadini romeni, ora sottoposti a misura. Due in carcere, tre ai domiciliari e un obbligo di presentazione: vivono tutti in città e la violenza sarebbe maturata per ragioni sentimentali. Il gip ha accolto in pieno le richieste dei pm. L’attività è stata condotta “anche grazie alle immagini dei sistemi di videosorveglianza di un privato cittadino”, ha fatto sapere il procuratore facente funzioni Lucia Musti. La richiesta di misure è stata formalizzata dal pubblico ministero Luigi Lo Valvo. “Un vero e proprio accanimento omicidiario”, hanno sottolineato il procuratore e il dirigente di polizia Felice Puzzo. La svolta è arrivata nei giorni ferragostani con un’attività che non si è mai fermata. L’obiettivo vero e proprio della spedizione punitiva, un altro cittadino romeno, è stato colpito ripetutamente con calci e bastoni. Sono spuntate anche le bottiglie di vetro, collocate in un cesto per la raccolta rifiuti. “Una rissa gravissima”, ha ribadito il procuratore. La richiesta di riconoscere la contestazione di tentato omicidio è stata pressante dalla procura e accolta dal gip. “Si tratta di persone con scarsa formazione e con basi culturali di limitato livello”, è stato sottolineato. Sono braccianti agricoli e il dipendente di un panificio: si sono scagliati con la massima ferocia contro le vittime per vendicare il precedente alterco di inizio giugno. Saranno sentiti dal gip per gli interrogatori di garanzia. Già a giugno, erano stati sequestrati bastoni e asce per spaccare la legna.

“Un messaggio rivolto alla città per bene”, hanno ribadito gli inquirenti che hanno lavorato senza sosta sul caso. “Merito ad un cittadino gelese che accortosi della presenza di una bambina l’ha messa al sicuro”, è stato inoltre riferito.

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