Spari in via Venezia, impugnata la condanna imposta a un ventenne: fissato l'appello
Un colpo centrò pure un'altra auto, senza conseguenze fortunatamente per chi era all'interno
Gela. Lo scorso anno, in abbreviato, il gup del tribunale di Caltanissetta gli impose la condanna a otto anni e quattro mesi di reclusione, per il tentato omicidio di via Venezia, quando un'auto venne raggiunta da più colpi di pistola. A bordo c'erano Salvatore Azzarelli, pare il vero obiettivo dell'azione, e la sorella, che non riportarono gravi ferite. Per il ventenne Giuseppe Peritore, a luglio, si aprirà il giudizio di appello. L'udienza è stata fissata davanti ai magistrati nisseni di secondo grado. La difesa, sostenuta dal legale Carmelo Tuccio, ha impugnato la condanna emessa dal gup. Secondo gli inquirenti, Peritore avrebbe partecipato a quello che viene considerato un vero agguato. Erano due i giovani in sella allo scooter usato per arrivare in via Venezia, in pieno pomeriggio. Un colpo centrò pure un'altra auto, senza conseguenze fortunatamente per chi era all'interno. I pm contestarono a Peritore non solo il tentato omicidio e le lesioni ma anche l'aggravante mafiosa. Inizialmente, fu arrestato un secondo giovane, che venne rimesso in libertà. I difensori provarono che in quelle ore si trovava fuori città.
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