Gela. Nei suoi confronti è stata eseguita l’ordinanza di custodia cautelare, per gli spari dello scorso anno in via Niscemi. Il minore accusato di aver preso parte all’azione, nella quale furono feriti un ambulante di frutta e verdura e un suo conoscente, sarà sentito lunedì, davanti al gip del tribunale minorile di Caltanissetta. Gli vengono contestate le lesioni cagionate ma anche il porto dell’arma e per i pm avrebbe agito con “metodo mafioso”. Difeso dall’avvocato Davide Limoncello, si presenterà dal giudice per l’interrogatorio di garanzia. Per diversi mesi, è stato sottoposto ad indagine, insieme al quarantaquattrenne Giuseppe Emmanuello, a sua volta presente al momento degli spari. Pare fosse alla guida dell’auto dalla quale sono stati esplosi i colpi.
In settimana, sentito dal gip del tribunale locale, ha ammesso la sua presenza in via Niscemi, precisando però che non avrebbe saputo della pistola nella disponibilità del minore, da qualche tempo già ristretto all’Ipm di Caltanissetta, a seguito di un’altra indagine, quella sulla rapina all’ufficio postale di Settefarine.
