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Spari in una zona rurale, niente riti alternativi: trentanovenne a giudizio per tentato omicidio

Gela. Non ci saranno riti alternativi. Il trentanovenne Valerio Caiola risponderà all’accusa di tentato omicidio, in settimana davanti al collegio penale del tribunale. Sparò, lo scorso anno, contro u...

A cura di Rosario Cauchi
13 maggio 2024 20:39
Spari in una zona rurale, niente riti alternativi: trentanovenne a giudizio per tentato omicidio -
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Gela.Non ci saranno riti alternativi. Il trentanovenne Valerio Caiola risponderà all’accusa di tentato omicidio, in settimana davanti al collegio penale del tribunale. Sparò, lo scorso anno, contro un’auto in una zona rurale, tra le contrade Bulala e Mignechi. Secondo i pm della procura, voleva uccidere i rivali con i quali aveva già avuto diversi dissidi, pare per ragioni di confine. Ci sono altri procedimenti in essere. I pm hanno chiesto e ottenuto il giudizio immediato. I difensori del trentanovenne, attualmente detenuto, non hanno optato per riti alternativi. Intendono chiarire in dibattimento la posizione dell’imputato.

L’attività di indagine venne condotta dai poliziotti del commissariato che sentirono tutti i coinvolti in questa vicenda. Ci furono verifche per la ricerca dell’arma usata da Caiola: spiegò di aver risposto a delle provocazioni, per difendersi. I colpi si infransero contro la vettura. L’imputato è rappresentato dagli avvocati Marco Granvillano e Filippo Spina.

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