Gela. Prosegue l’attività istruttoria nel procedimento che tocca un minore, accusato di aver ferito almeno due persone, facendo fuoco in via Niscemi e in pieno giorno. C’è stata l’acquisizione di uno dei verbali con le dichiarazioni rilasciate da un teste. Si andrà avanti ad inizio marzo, quando è in programma un’ulteriore udienza. Il minore, ora a processo, sparò dall’interno di un’automobile. Chi guidava, un maggiorenne, ha definito la propria posizione con un patteggiamento. Le contestazioni mosse al giovane sono ancora più gravi. Gli viene addebitata pure l’aggravante di aver agito con metodo mafioso. Ammise i fatti in fase di indagine. I poliziotti risalirono a lui, analizzando diverso materiale tecnico, comprese le immagini dei sistemi di videosorveglianza della zona. Insieme ai due feriti, seppur in modo non grave, c’era un ambulante di frutta e verdura, che è stato sentito nel corso della precedente udienza. Ha spiegato di non essersi accorto di ciò che accadde.
Per gli inquirenti, quell’azione fu ancor più pericolosa, perché messa in atto in pieno giorno, quando c’erano tanti avventori lungo la strada. Sarà sentita una donna. Pare fosse all’interno dell’auto quando partirono i colpi di pistola esplosi dal giovane, difeso dall’avvocato Davide Limoncello.