Spari e droga, i due coinvolti nelle recenti operazioni si rivolgono al riesame
Le indagini si sono concentrate su due azioni, messe a segno con armi da fuoco

Gela. Saranno i giudici del riesame di Caltanissetta a pronunciarsi sulle recenti misure eseguite dai carabinieri, coordinati dai pm della procura. Le indagini si sono concentrate su due azioni, messe a segno con armi da fuoco. Il primo episodio risale all'estate dello scorso anno. Un trentatreenne rimase ferito alle gambe, per gli spari esplosi con una pistiola dal ventisettenne Leandro Costarelli. Il giovane, assistito dall'avvocato Carmelo Tuccio, è stato arrestato ed è attualmente detenuto in carcere. La difesa ha presentato ricorso al tribunale del riesame. Costarelli, in fase di interrogatorio, si è avvalso della facoltà di non rispondere. Sparò nell'area di servizio “Gb oil”, pare a seguito di una precedente rissa che coinvolse anche il fratello. Avrebbe agito per vendetta contro il trentatreenne, a sua volta indagato per favoreggiamento, insieme ad altre due persone. Lo stesso Costarelli è coinvolto nell'indagine partita dagli spari contro la porta d'ingresso di un'abitazione. I colpi furono esplosi a gennaio e per gli inquirenti il ventisettenne agì insieme al quarantunenne Gianluca Pellegrino. Pare ci fossero stati contrasti con chi vive nell'immobile. In quel caso sarebbe stato usato un fucile. Nell'abitazione di Pellegrino, i carabinieri hanno trovato inoltre più di un chilo e mezzo di marijuana e circa trenta grammi tra cocaina e hashish, insieme a denaro e a sistemi per la pesatura. Sia per Pellegrino (con il legale Giacomo Ventura), che nell'interrogatorio ha voluto precisare la sua posizione, sia per Costarelli (con l'avvocato Tuccio), sono stati presentati ricorsi al riesame anche rispetto a quest'ulteriore indagine, che ha fatto scattare altre misure restrittive.