Spari contro un'abitazione, "una fonte confidenziale avvisò i poliziotti": accuse a Curvà

I fatti hanno portato al dibattimento

16 ottobre 2025 20:09
Spari contro un'abitazione, "una fonte confidenziale avvisò i poliziotti": accuse a Curvà -
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Gela. Per la procura e per i poliziotti del commissariato, nell'aprile di quattro anni fa, avrebbe sparato contro un'abitazione di via Tucidide. Per Benedetto Giuseppe Curvà, già condannato per fatti analoghi, il giudizio è aperto davanti al collegio penale del tribunale, presieduto dal giudice Eva Nicastro. Maggiori particolari sull'indagine sono stati forniti da uno dei poliziotti che se ne occupò. Nessuno denunciò i fatti e così le verifiche scattarono a seguito di una fonte confidenziale, che avvertì gli investigatori. L'abitazione presa di mira era quella di Nicola Liardo e della moglie Monia Greco. Dalle immagini dei sistemi di videosorveglianza della zona, come ha riferito l'ispettore di polizia, si nota l'arrivo, a notte fonda, di due persone, con volto coperto dai caschi e in sella a una moto da cross. Non viene ripreso il momento degli spari ma per l'accusa in sella a quella moto c'era proprio Curvà. Sul posto, vennero refertati ogive e bossoli, oltre alla presenza di fori nella parte esterna dell'abitazione. Man mano, sempre attraverso le immagini di videosorveglianza, venne ricostruito il tragitto coperto dalla moto da cross, le cui tracce si perdono nella zona di Albani Roccella. Per gli inquirenti, sulla base di accertamenti condotti pure sui contatti telefonici di quella notte, risulterebbero più chiamate a utenze riferibili proprio a Curvà, seppur intestate ad altri. Venne disposto il sequestro di almeno due moto dello stesso tipo di quella immortalata dalla videosorveglianza ma mancò una corrispondenza esatta. Per la difesa, con il legale Giovanni Lomonaco, non ci sono riscontri che possano legarsi a Curvà, che ha diversi precedenti penali ma non ha mai ammesso di aver sparato quella notte di quattro anni fa. Secondo la procura, in aula con il pm Dina Aletta, gli elementi acquisiti riportano all'imputato, successivamente coinvolto in un'azione analoga, per la quale è stato condannato. Il dibattimento proseguirà con altri testimoni da sentire in aula.

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