Gela. È stata accolta la richiesta di giudizio abbreviato. Il gup del tribunale di Caltanissetta si è espresso in tal senso sulle posizioni del cinquantanovenne Luigi La Cognata e del quarantenne Calogero Pirrone. Entrambi assistiti dall’avvocato Angelo Cafa’, che ha avanzato la richiesta per il rito alternativo, sono accusati del tentato omicidio del quarantunenne Antonio Fabio Argenti. Venne raggiunto da diversi colpi di arma da fuoco, tra le palazzine popolari di Scavone. In base alle accuse mosse dai pm della Dda nissena, a sparare sarebbe stato La Cognata mentre Pirrone avrebbe bloccato Argenti. Un’azione pare ideata al culmine di tensioni personali. Per i pm, però, c’è la convinzione che possa trattarsi di dinamiche riconducibili ad ambienti della criminalità organizzata, visti soprattutto i precedenti di La Cognata e Argenti. Viene mossa la contestazione mafiosa ai due accusati di tentato omicidio. Saranno entrambi sentiti a marzo. Il favoreggiamento è stato invece addebitato ad Argenti. I pm sono convinti che abbia omesso di raccontare particolari importanti di tutta la vicenda, oltre a rifiutarsi di sottoscrivere il verbale di sommarie informazioni. E’ rappresentato dall’avvocato Rocco Cutini.
Per la sua posizione è stato definito un patteggiamento. Il ferito arrivò all’ospedale “Vittorio Emanuele” e fu sottoposto ad intervento chirurgico. Furono esplosi quattro colpi di pistola. Secondo i pm dell’antimafia l’intenzione era di uccidere. Argenti comunque non riportò conseguenze gravi. In aula, per le accuse mosse a La Cognata e Pirrone, si tornerà a marzo.