Gela. Davanti al gup del tribunale di Caltanissetta dovranno presentarsi a metà dicembre. E’ stata fissata l’udienza preliminare a seguito del ferimento, risalente allo scorso anno, del quarantunenne Antonio Fabio Argenti. A Scavone, fu raggiunto da colpi di arma da fuoco. Per i pm della Dda di Caltanissetta, a sparare fu il cinquantanovenne Luigi La Cognata, accusato di tentato omicidio e attualmente detenuto. Ha diversi precedenti penali alle spalle. Pare che tra i due ci fossero dei presunti rancori personali. Per gli inquirenti, però, non sono da escludere questioni legate al contesto criminale. Non a caso, c’è la contestazione mafiosa per lo stesso La Cognata e per il quarantenne Calogero Pirrone, accusato di aver partecipato all’azione bloccando Argenti (di recente ha ottenuto la revoca degli arresti domiciliari).
Gli imputati sono entrambi difesi dall’avvocato Angelo Cafà. Accuse vengono mosse anche ad Argenti, ritenuto responsabile di favoreggiamento. I pm sono convinti che abbia omesso di raccontare particolari importanti di tutta la vicenda, oltre a rifiutarsi di sottoscrivere il verbale di sommarie informazioni. E’ rappresentato dall’avvocato Rocco Cutini. Il ferito arrivò all’ospedale “Vittorio Emanuele” e venne sottoposto ad intervento chirurgico. Furono esplosi quattro colpi di pistola. Secondo i pm dell’antimafia l’intenzione era di uccidere. Argenti comunque non riportò conseguenze gravi. L’indagine è stata condotta dai carabinieri che avviarono le prime verifiche, nell’immediatezza dei fatti.