Spaccio di droga nell’inchiesta “Boomerang”, a luglio udienza per diciassette coinvolti

 
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Gela. Il triangolo della droga si sarebbe allungato tra Gela, Vittoria e Catania. Era nei territori di tre diverse province che il gruppo di presunti pusher, scoperto con l’inchiesta “Boomerang”, avrebbe operato. Acquisti e cessioni avrebbero riguardato cocaina, hashish e marijuana. I pm della Dda di Caltanissetta hanno chiuso le indagini, condotte dai carabinieri. A luglio, i diciassette coinvolti dovranno presentarsi davanti al gup del tribunale nisseno, per l’udienza preliminare. Le accuse vengono mosse contro Giacomo Gerbino e Salvatore Gambino, ritenuti i presunti organizzatori del vasto traffico, Salvatore Graziano Biundo, Rocco Carfì, Giuseppe Celona, Emanuele Iapichello, Giuseppe Iapichello, Bartolomeo Palmieri, Carmelo Pelligra, Salvatore Piva, Salvatore Raniolo, Gaetano Renna, Virgilio Terranova, Giovanni Tummino, Salvatore Valenti, Gianfranco Vasile e Fortunato Vella. Nell’indagine, sono finiti i presunti organizzatori e i pusher che piazzavano la droga, ma anche i fornitori vittoriesi e catanesi. Secondo gli investigatori, Gerbino, già in passato coinvolto in altre indagini, anche antimafia, sarebbe riuscito a tenere il filo dell’affare nonostante la sottoposizione ai domiciliari. Da quanto emerso, per gli incontri usava le ore di libertà che gli venivano concesse per lavorare in un autolavaggio.

In base alle accuse, si sarebbe trattato solo di una copertura. Il gruppo avrebbe avuto a disposizione staffette per i carichi di droga, che arrivavano in città. Tutte accuse che il gup dovrà valutare. Gli imputati sono difesi dagli avvocati Flavio Sinatra, Vittorio Giardino, Angelo Cafà, Cristina Alfieri, Salvo Macrì, Carmelo Tuccio, Davide Limoncello, Paola Carfì, Giovanni Lomonaco, Raffaela Nastasi, Luigi Di Natale, Angelo Cassone, Saverio La Grua, Matteo Anzalone, Calogero Vinci, Filippo Pino e Dario Polizza Favarolo.

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