Gela. Per i militari della guardia di finanza che li monitorarono, sarebbero stati pienamente coinvolti nell’attività di spaccio di cocaina, hashish e marijuana. La droga veniva venduta a clienti, anche molto giovani. Sono due i minori che ne rispondono, davanti ai giudici del tribunale di Caltanissetta. Nei loro confronti, difesi dai legali Davide Limoncello e Carmelo Tuccio, mesi addietro venne disposto il rinvio a giudizio. Oggi, in aula, sono stati sentiti i finanzieri che si occuparano delle attività investigative. Pare che i punti dello spaccio fossero tutti ben organizzati, in centro storico. Gli inquirenti, nell’arco di poco più di due mesi, accertarono centinaia di cessioni di sostanze stupefacenti. I minori avrebbero spacciato insieme ad alcuni maggiorenni, le cui posizioni sono nella competenza del tribunale di Gela e della locale procura. I testimoni, rispondendo alle domande, hanno sottolineato che le piazze di spaccio erano sottoposte a controlli, anche con sistemi di videosorveglianza che permisero di seguire costantemente l’evolversi della situazione.
La vendita di droga era quotidiana e il numero di clienti decisamente consistente, così come gli introiti. Questo è emerso dall’esame dei testimoni ma anche dal materiale raccolto dagli inquirenti. Entrambi gli imputati sono attualmente detenuti per altre vicende. In aula, con l’esame di ulteriori testimoni, si tornerà nelle prossime settimane.