Sotto l’ombrello due nuovi assessori? Da tre mesi giunta monca: i posti non mancano

 
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L'ombrello votivo donato dai maltesi

Gela. Più di tre mesi, con una giunta monca, priva di due assessori. Da quando Maurizio Melfa e Fabrizio Morello hanno lasciato Palazzo di Città, il sindaco non è riuscito a far quadrare i conti, almeno tra i suoi assessori. Gli addii dei due ex hanno lasciato sguarniti settori strategici. Bilancio e lavori pubblici, al momento, sono in mano al sindaco, ma difficilmente si potrà proseguire con un enorme mazzo di carte, tutto sul tavolo di Messinese e del suo vice Simone Siciliano. Le decisioni che pesano continueranno a dettarle loro, ma due nuovi ingressi, probabilmente, serviranno a mantenere le apparenze istituzionali. Negli ultimi tempi, sembra esserci stato qualche approccio con formazioni politiche, che potrebbero anche pensare di dire sì a Messinese. Ci sarebbero stati improvvisati “sondaggi”, per tastare il polso di qualche professionista, anche di primo pelo politico. Al momento, però, sotto l’ombrello della giunta nessuno si è presentato con l’intenzione di accettare, senza se e senza ma. I partiti, del resto, fanno i loro conti. Entrare in giunta, con tutti i grattacapi di quest’amministrazione comunale, è un rischio non da poco, soprattutto nella prospettiva delle prossime amministrative. Messinese e i suoi, ad eccezione del mezzo fallimento di Sviluppo Democratico, fino ad ora non hanno trovato sponde politiche fortunate, magari dove poter ormeggiare con tranquillità.

Nel centrodestra cittadino, anche se a mezza voce, qualcuno pensa che da Messinese possa andarci qualche alleato, magari trainato da chi starebbe cercando di rientrare nel giro, uno dei grandi vecchi che non vuole mollare. Per ora, non ci sono intese chiuse, men che meno tra le fila del centrosinistra. Quello ufficiale ha già da tempo dichiarato guerra politica alla giunta, anche se qualche esponente dem non disdegna posizioni pro-giunta. Pure a questo giro, con urgenze che si chiamano misure correttive (quelle imposte dalla Corte dei Conti) e progetti da finanziare con i soldi del Patto per il Sud, Messinese potrebbe scegliere tra i suoi, magari facendo spuntare dal cilindro neofiti del palazzo, pronti ad accettare il fatto che le decisioni, in ogni caso, passano dal binario sindaco-vice, senza troppe discussioni. Non è da escludere un rimescolamento delle deleghe, con quelle pesanti però saldamente in tasca a Messinese e Siciliano.  Per ora, l’ombrello votivo l’hanno portato i maltesi e fa bella mostra in piazza Umberto I, in attesa che il sindaco decida di condividerlo con gli ennesimi assessori da nominare.

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