Gela. Tutto iniziò tre anni fa, con l’incendio di una villetta, a Tenutella. Il proprietario, dopo essere stato avvertito dell’accaduto, non denunciò subito i fatti, ma decise invece di sottoscrivere una polizza assicurativa, così da poter incassare il premio. Una sequenza di accadimenti che non convinse né gli ispettori della compagnia assicurativa né gli investigatori. Dopo l’avvio delle indagini, venne accusato non solo dell’incendio ma anche del danneggiamento fraudolento di beni assicurati. Secondo i pm della procura, il sospetto era che avesse commissionato lui l’incendio per ottenere i soldi della polizza. L’uomo, titolare di un’attività commerciale, finì sotto indagine. Difeso dall’avvocato Giovanna Cassarà, la sua posizione è stata in parte rivista. La difesa è riuscita a dimostrare che non ci fu alcun coinvolgimento nell’incendio. Anche l’ipotesi di danneggiamento fraudolento è stata modificata in quella di tentata truffa. E’ stata autorizzata la messa alla prova, che adesso si è conclusa favorevolmente. Il gip del tribunale Silvia Passanisi, dopo le verifiche sull’esito dell’attività sociale svolta dall’indagato durante il periodo di prova, ha chiuso il procedimento nei suoi confronti.
Nel corso delle indagini, emerse la posizione di un altro coinvolto, che però ha scelto di affrontare il prosieguo del giudizio. Secondo gli investigatori, avrebbe fornito solo una versione di comodo dell’intera vicenda.