Gela. I carabinieri l’hanno fermato alla guida di un furgone, nonostante
la revoca della patente e gli obblighi della sorveglianza speciale.
Il fermo dei carabinieri. Dopo l’arresto, Sebastiano Massimo Alfieri si è presentato dal giudice Marica Marino. Difeso dagli avvocati Maurizio Scicolone e Salvatore Vasta, ha comunque cercato di giustificare quanto accaduto, sostenendo che era alla guida solo per aiutare un suo collega di lavoro, impossibilitato a condurre il mezzo a causa di una ferita alla mano. L’arresto è stato convalidato dal giudice che non ha applicato altre misure ad Alfieri, nonostante il pm Sonia Tramontana avesse comunque chiesto la custodia cautelare in carcere. La difesa, con l’avvocato Vasta, ha respinto l’ipotesi di aggravamento della misura cautelare. Alla fine, il giudice non ha accolto la richiesta del pm, ma Alfieri dovrà presentarsi ancora a giudizio.