Gela. Un ammanco nelle casse di Ghelas di non meno di 380 mila euro, poi coperto dal Comune. L’attività di indagine della procura della Corte dei Conti è in atto e ci sono stati avvisi notificati a ex amministratori e tecnici, comunali. Si tratta di un periodo che tocca la prima fase della precedente amministrazione comunale, per i tre precedenti esercizi finanziari. L’attività di verifica è in corso da tempo e i magistrati palermitani avanzano una responsabilità erariale nei confronti di chi amministrò in quel frangente. Intorno alla municipalizzata sono diverse le verifiche attivate dalla Corte dei Conti, anche rispetto a somme regolarmente contabilizzate e con fatture emesse mai mai pagate da Palazzo di Città, poi andato in dissesto. I diretti interessati avranno la possibilità di rispondere nel procedimento in atto, dato l’invito a dedurre.
I magistrati contabili seguono più filoni che toccano Palazzo di Città. Su Ghelas, anche lo scorso anno, venne rilasciata una riservata con la quale la procura contabile richiedeva informazioni e approfondimenti su più fronti e pure su azioni di responsabilità rispetto a precedenti manager aziendali. Non sono mancate acquisizioni di atti, negli uffici aziendali e in quelli municipali. Un altro versante da anni al vaglio tocca l’uso delle royalties per le esigenze di bilancio del Comune. È già stata condotta un’indagine penale, attualmente in fase di udienza preliminare davanti al gup del tribunale. Pure in questo caso ne rispondono ex sindaci, dirigenti e componenti degli organi di controllo. I magistrati contabili indicano responsabilità erariali.