Gela. “I socialisti collaborano ufficialmente con l’amministrazione Di Stefano ma se ci sarà da scontrarsi con il sindaco, su temi per noi essenziali, non ci tireremo indietro”. Piero Lo Nigro, storico esponente socialista sul territorio ed ex consigliere comunale, in settimana ha partecipato al vertice di maggioranza indetto dal primo cittadino. I socialisti si ritengono pienamente nella coalizione che governa la città, pur in assenza di esponenti in giunta o all’assise civica. “Abbiamo già avanzato alcune proposte e presentato integrazioni importanti al Piano territoriale regionale – precisa Lo Nigro – il dissesto? Non ho tutte le carte ma nel corso della riunione ho fatto capire che la disciplina in materia detta vincoli precisi. La volontà politica dell’amministrazione sarà invece fondamentale nella gestione dei processi. Nel 2010, fui io stesso, in consiglio comunale, davanti a debiti fuori bilancio per gli espropri necessari alla realizzazione di alloggi popolari, a spiegare che se non avessimo fatto attenzione all’evolversi di procedure di questo tipo e agli interessi sulle somme, ci saremmo trovati di fronte al rischio del dissesto. Non fui ascoltato e oggi siamo in una situazione molto difficile. Non tutti gli ex amministratori sono nella stessa posizione. C’è chi ha scelto di non parlare, ad altri non è stato consentito e poi c’è chi è stato complice”. Per Lo Nigro, il metodo del confronto con tutta l’alleanza, nessuno escluso, va seguito proprio sui temi essenziali, a partire dagli aspetti finanziari. “E’ giusto che il confronto venga portato avanti con un altro incontro, come ha già preannunciato il sindaco – dice inoltre – non dimentichiamo però che è istituzionalmente inevitabile rapportarsi anche con l’opposizione. Farebbe bene il sindaco ad incontrare tutto il consiglio comunale, compresi i gruppi che hanno come riferimenti i partiti di governo, a Roma e a Palermo. Inizialmente, i dati hanno riferito di una situazione con numeri fino a 118 milioni di euro di disavanzo per l’ente comunale. Adesso, però, viene ricostruito un debito da circa cinquantaquattro milioni. Quindi, qualcosa di non corretto probabilmente c’è stato”. L’esponente socialista, nel percorso dell’agorà politica, è stato tra i potenziali pretendenti alla poltrona di primo cittadino, in una rosa di nomi che ricomprendeva lo stesso Di Stefano. “Diciamo che non sono stato scelto perché davo fastidio a qualche esponente della coalizione, non sono state valutazioni politiche. Di Stefano poteva essere il più idoneo e ha vinto ma non è detto che fosse il migliore tra i profili in lizza – continua – questo è attribuibile al percorso fatto dai cinquestelle. Un percorso che francamente presenta delle criticità. Su queste cose proverò a chiarire con l’onorevole Di Paola. Uno di quelli che non è stato lineare, secondo me, è proprio lui. Non ha mai spiegato perché non ha scelto me, a parità di condizioni. Non mi strappo i capelli. La città, per non aver avuto amministratori esperti in materie fondamentali, si è ritrovata nella situazione attuale”.
Qualche remora politica rimane ma Lo Nigro e i socialisti, che a breve potrebbero ritrovarsi sotto la guida di Giacomo Licata, stanno nel progetto per la città. “Non parlerei di modello Gela – conclude Lo Nigro – noi crediamo nel lavoro della giunta Di Stefano, purché vengano osservati dettami irrinunciabili, anche verso la città. Devono esserci l’entusiasmo dei giovani, la trasparenza comunicativa e la capacità di agire senza fermarsi ai soli annunci. In caso contrario, non faremo sconti a nessuno. Il progetto socialista va avanti. Non è possibile che dopo vent’anni si parli ancora di dighe, sulle quali presentai una relazione tecnica nel 2004, o di vincoli e Zps, sui quali intervenni nel 2009. Non penso che su questioni come le dighe, il comparto agricolo e l’ambiente, possano esserci esponenti più addentro di me a queste materie. Ci vuole un tavolo comune di regia per pianificare il futuro della città”.