Gela. Saranno monitorate e messe in sicurezza. Le sei aree, trasformate in discariche abusive, individuate dagli investigatori nel corso di una recente indagine, sono state affidate al sindaco Lucio Greco, in qualità di custode giudiziale. L’avvocato ha da poco rilasciato un’ordinanza, che dispone una serie di interventi. E’ stata individuata un’azienda locale, la Getea, che si occuperà delle attività, anche per il trasporto in discariche autorizzate dei rifiuti speciali che venivano smaltititi illecitamente. Sono attualmente quattordici gli indagati, quasi tutti “padroncini” che con i loro mezzi scaricavano materiale di risulta e inerti in aree periferiche, per poi dargli fuoco. Il sindaco ha dato disposizioni a diversi settori comunali, che tra le altre cose dovranno risalire alle particelle catastali delle aree, trasformate in discariche, per risalire ai proprietari. In base alle norme in materia, dovrebbero essere gli stessi proprietari delle aree e chi ha scaricato ad adoperarsi per gli interventi di ripristino, a proprie spese. In questa fase, se ne farà carico il Comune, probabilmente per poi rivalersi sui responsabili. I pm e i carabinieri del Noe hanno individuato attività illecite di smaltimento in aree che ricadono in periferia, in via Beato Agostino Novello, via Piermarini, via Poggio Blasco, via Tripisciano, via Salietti e nelle aree a ridosso del cimitero Farello. Tutte zone segnalate nelle inchieste giornalistiche di “Trincee”.
Questa mattina, invece, il quarantenne Cristoforo Russello, attualmente ai domiciliari, si è presentato dal giudice delle indagini preliminari. Assistito dall’avvocato Salvo Macrì, si è avvalso della facoltà di non rispondere. E’ accusato di aver smaltito illecitamente, appiccando il fuoco a cumuli di inerti.