Gela. Slitta la direzione cittadina del Pd e di conseguenza anche l’ufficializzazione del candidato a sindaco che verrà sostenuto dal partito. Niente riunione domani, ma probabilmente se ne riparlerà tra mercoledì e giovedì. Ieri, il gazebo delle primarie, oltre che essere aperto agli elettori che dovevano pronunciarsi sul segretario nazionale (l’ha spuntata l’area di Nicola Zingaretti anche sei i martini ani hanno comunque piazzato un buon risultato), ha fatto da ritrovo per chi sta trattando. Il segretario cittadino Peppe Di Cristina dovrà sciogliere la riserva, confidando nel sostegno dei suoi. Le piste delle ultime settimane (l’imprenditore Maurizio Melfa o il “civico” Lucio Greco) rimangono tali, anche se in ribasso. La segreteria dem sta lavorando sull’opzione di una candidatura politicamente connotata, magari “una figura storica del centrosinistra locale”, come si lascia scappare uno di quelli che segue le interlocuzioni in atto. I democratici cercheranno di organizzare, anche se i tempi stringono, un mini-fronte che, facendo leva sulle potenzialità della lista ufficiale, possa trascinare il candidato di riferimento e i gruppi che accettassero l’intesa. Adottando una soluzione più o meno interna, l’eventuale ballottaggio sarebbe già un successo. Se il nome dell’ex consigliere comunale socialista Piero Lo Nigro sembra solo una voce diffusa tra gli addetti ai lavori, molto più probabile è un eventuale candidatura di qualche “generale”.
Di Cristina, se non si trovassero altre soluzioni, potrebbe scendere in campo. Una corsa a sindaco dell’ex deputato regionale Lillo Speziale (che subito dopo la sfiducia a Messinese aveva escluso un impegno diretto) è una carta che però anche tanti dem riconoscono come rischiosa, soprattutto agli occhi dell’elettorato. La scelta comunque verrà comunicata entro questa settimana. Anche gli avversari attendono l’ultima mossa del Pd. “Il nome ci sarà – dice Di Cristina – e dovrà essere quello che rappresenta al meglio la nostra storia e la nostra identità. Questa classe dirigente ha chiesto scusa per gli errori fatti in passato da altre classi dirigenti del partito. Sia chiaro, però, non svenderemo a nessuno la nostra storia. Siamo pronti anche a perdere, ma mettendo in campo una proposta che secondo noi è vincente per la città”.
Non capisco perché il PD ha tanti tentennamenti, dice do avere fatto il mea culpa rispetto al passato, dice di avere determinato la caduta di Messinese, dice di avere IMA storia alle spalle e radice profondi nella realtà di GELA, dice di avere la migliore classe dirigente, dice di avere un programma chiaro e comprensibile a tutti ha un segretario molto bravo a usare le parole, ecc.ecc. Ed ancora sannaca cercando alibi. Il PD ha il dovere do non nascondersi più e di mettere fuori gli atlttributi che dice di avere. Stessa a cosa deve fare il m5s per dimostrare se ha avito ragione 4 anni quando ha buttato l’acqua con il bambino messinese dentro o se ha ragione adesso ed essere riconfermato un nuovo sindaco a 5*