Gela. Assenti il sindaco Domenico Messinese, il suo vice Simone Siciliano, l’assessore al bilancio Fabrizio Morello e i dirigenti, ad eccezione di Orazio Marino. “Sono in tv e non in aula”. Unico presente in aula, tra gli esponenti della giunta comunale, l’assessore all’urbanistica Francesco Salinitro. Così, è saltata la discussione sul consuntivo 2015, non è stato possibile valutare l’atto che consentirebbe l’avvio delle acquisizioni al patrimonio comunale degli immobili abusivi e il regolamento sulla gestione dei beni confiscati alla mafia. Assenze che scavano il solco, probabilmente definitivo, tra i consiglieri comunali e la giunta. In aula, dirette proprio all’amministrazione comunale, sono arrivate vere bordate politiche. “È inaccettabile – ha attaccato Guido Siragusa – che su atti così importanti sindaco e vicesindaco siano assenti e noi, addirittura, rischiamo il commissariamento sul consuntivo 2015. Frequentano le trasmissioni televisive e snobbano l’aula. L’assessore Morello è ospite in una trasmissione televisiva e non si preoccupa neanche di venire in aula a discutere del consuntivo che dovrà essere votato, a pena di commissariamento, entro il 20 febbraio”. In aula, senza l’assessore Fabrizio Morello e il dirigente Alberto Depetro, i consiglieri hanno chiesto di posporre la trattazione del punto sul rendiconto 2015. “L’assessore è in tv – ha attaccato ancora Siragusa – e noi non possiamo trattare gli atti. Il sindaco farebbe bene a prendere atto di questa approssimazione amministrativa, dimettendosi insieme a tutta la sua giunta. Parliamo di un capo dell’amministrazione, adesso in missione a Roma, che sta su facebook a vedere la trasmissione nella quale è ospite il suo assessore. Un vero e proprio scempio”. Sia il primo cittadino che il vicesindaco Simone Siciliano, nelle scorse ore, hanno fatto pervenire alla presidenza del consiglio una nota di precisazione, legando la loro assenza ad un impegno istituzionale nella capitale. Molto critico il presidente della commissione bilancio Salvatore Scerra. “L’assessore Morello lo avevamo già sfiduciato tempo addietro – ha detto – ora, dimostra quanto da noi sostenuto”.
Il consiglio contro la giunta. “Ci sono migliaia di cittadini che aspettano risposte di ogni genere – ha spiegato il capogruppo di Adesso Gela Giuseppe Ventura – e noi stiamo a valutare le assenze della giunta. Purtroppo, la gente imputa le responsabilità a noi. Rischiamo di essere linciati. Io non mi fido più neanche della presidenza del consiglio. Dobbiamo andare in piazza, nei quartieri, per far capire che lo sfascio non è responsabilità nostra. Noi andiamo a casa? Ci stiamo. Ma andremo a casa solo dopo questa giunta che non ci permette di lavorare”. Ancora più esplicito, Guido Siragusa. “Se c’è un problema di conduzione dei lavori d’aula, risolviamolo subito – ha concluso – il consiglio deve, però, essere pronto ad accompagnare la città, eventualmente, in un salto nel vuoto”. E’ stato bocciato il regolamento sugli orti urbani, presentato dalla giunta, oltre a quello sui nonni vigili. L’aula, invece, ha approvato l’aggiornamento degli oneri costruttivi che consente una riduzione delle tariffe.
Sugli immobili abusivi non c’è intesa. Incertezze enormi si sono registrate in aula su un fronte mai tanto spinoso, quello degli immobili abusivi da acquisire al patrimonio comunale. “L’assenza in aula di sindaco e assessori è gravissima – hanno detto Carmelo Casano e Guido Siragusa – davanti a temi di questo tipo, la giunta non c’è”. Cristian Malluzzo, nell’interesse della commissione comunale urbanistica, ha ribadito la necessità della presenza in aula del dirigente del settore. “È un atto molto delicato – ha detto Vincenzo Cascino – bisogna considerare quelle famiglie che hanno costruito per avere un’abitazione”. Per i consiglieri, quindi, è necessario un regolamento che definisca le fasi da seguire, con l’obiettivo di non danneggiare chi vive da decenni in immobili realizzati senza concessione. “La giunta non ha problemi ad approvare l’atto di acquisizione dei primi immobili con un emendamento che consenta alle famiglie che li occupano di continuare a viverci – ha detto l’assessore Francesco Salinitro – non vogliamo danneggiare nessuno”. Cristian Malluzzo, Guido Siragusa, Vincenzo Cascino e Virginia Farruggia hanno chiesto di posporre il punto, in attesa di definire un regolamento. “Non vogliamo sanare gli abusi – ha detto Virginia Farruggia – ma non possiamo neanche gravare su famiglie che hanno investito per intero i loro risparmi. La giunta, ad orologeria, propone atti al consiglio sui quali non si esprime”. Il dirigente Orazio Marino ha precisato che, in assenza di un prevalente interesse pubblico, dopo l’acquisizione dell’immobile, l’obbligo è quello della demolizione. “Strano che la giunta si ricordi del consiglio solo davanti ad atti così delicati – è intervenuta Sandra Bennici – peraltro, bisogna capire se esista un termine perentorio per approvare questo provvedimento”. “La legge Burtone – ha aggiunto il dirigente Marino – prevede comunque la possibilità per chi già abita nell’immobile da acquisire di rimanere nella struttura”. I dodici consiglieri presenti, alla fine, hanno scelto di posporre l’atto in attesa di verificare le effettive intenzioni della giunta. Alla fine, con il solo assessore Salinitro presente in aula in rappresentanza della giunta, è passata la richiesta di rinvio a lunedì sera.