"Sinapsi", iter va avanti: prossimi mesi per formalizzare l'acquisto dell'area e per la gara
Un polo per le nuove tecnologie è, nella prospettiva alla base dell'iniziativa, una possibilità per un territorio che sta cercando di affrancarsi dalla sola dimensione dell'industria
Gela. Il sì bipartisan del consiglio comunale, poco prima della pausa natalizia, ha permesso di approvare gli atti finalizzati all'acquisizione dell'area, dell'ex Asi, destinata al polo tecnologico “Sinapsi”. Il progetto è sostenuto dal Comune, da Sicindustria, dall'università Kore di Enna e da Eni, che peraltro ha dato l'assenso allo sblocco di fondi, per dieci milioni di euro, dalle compensazioni. Si aggiungono ad altri dieci milioni assicurati da un bando ministeriale. Da gennaio, partirà, stando ai programmi definiti dai partner, la fase operativa. Si dovrebbe infatti provvedere alla firma dell'atto di acquisto dell'area, in sede notarile, e al pagamento, coperto con gli stanziamenti ministeriali. Il passo successivo sarà la gara per affidare i lavori. Saranno le strutture regionali a occuparsi di questo iter, che costituisce il momento conclusivo di una procedura che si è sviluppata nel tempo, a partire dall'ex amministrazione Greco e proseguita con Di Stefano (già assessore quando iniziò a progredire l'idea progettuale), che ha voluto accelerare e finalizzare, con il monitoraggio del segretario generale Giovanni Curaba. Un polo per le nuove tecnologie è, nella prospettiva alla base dell'iniziativa, una possibilità per un territorio che sta cercando di affrancarsi dalla sola dimensione dell'industria pesante e oggi di quella riconvertita da Eni. Formazione, nuove tecnologie, la continuità con "Macchitella lab" e investimenti da canalizzare su segmenti innovativi, sono i punti che l'amministrazione comunale e i partner di “Sinapsi” cercheranno di finalizzare attraverso un polo che nel 2026 potrebbe iniziare a mettere basi concrete.
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