Siciliano va allo scontro sui rifiuti...sospetti e numeri che ballano: i dem, "giunta sola"
Gela. Soldi che mancherebbero, “dimenticanze” finanziarie, veleni e il chiaro muro contro muro tra la giunta ter e gran parte del consiglio comunale. C’è tutto questo dietro alla vicenda rifiuti, che...

Gela. Soldi che mancherebbero, “dimenticanze” finanziarie, veleni e il chiaro muro contro muro tra la giunta ter e gran parte del consiglio comunale. C’è tutto questo dietro alla vicenda rifiuti, che sta affossando non solo tanti quartieri della città, ma soprattutto le economie del municipio, già chiaramente precarie. Il vicesindaco Simone Siciliano, nelle scorse ore, si è presentato in municipio, con al fianco Messinese e il resto della giunta. Nel descrivere un provvedimento che va a rivedere alcuni aspetti del servizio rifiuti, sempre più in crisi, non ha tirato indietro la “spada” politica. I conti in rosso sarebbero la conseguenza diretta di una “mossa” finanziaria di cinque anni fa. Nel pallottoliere dei rifiuti mancherebbero circa tre milioni di euro, non inseriti nel piano economico finanziario di allora, tanto da produrre una continua scopertura e la sequela di debiti fuori bilancio che stanno falcidiando le casse dell’ente. Tekra aspetta ancora più di dieci milioni di euro. La giunta, quindi, per bocca del vicesindaco, scarica qualsiasi responsabilità. Per Siciliano, bisognerebbe chiedere a chi c’era prima e ai tecnici scelti dalla precedente giunta, guidata dall’allora dem Angelo Fasulo. Una ridda di presunte manchevolezze finanziarie che potrebbe finire anche sul tavolo degli inquirenti. Nessuno lo esclude. Di certo, in attesa di capire quali misure pratiche Messinese e Siciliano metteranno in atto per evitare l’ennesima emergenza sanitaria, il clima non sembra dei più favorevoli, nonostante giunta e consiglio siano chiamati a varare le misure correttive pretese dalla Sezione di controllo della Corte dei Conti, che ha già bloccato le spese straordinarie.
“La giunta è sempre più sola”.Mentre Siciliano e la giunta ter snocciolavano cifre e lanciavano sospetti poco velati, i dem erano a raccolta, convocati dal segretario cittadino Peppe Di Cristina. Come ribadito più volte, sono pronti a collaborare per il varo delle misure correttive chieste dalla Corte dei Conti, ma solo per una questione di “responsabilità” istituzionale. L’affondo politico della giunta, però, non lo gradiscono proprio per niente. “Rispetto alla grave situazione evidenziata dalla Corte dei Conti, il Partito Democratico della città – scrivono in una nota ufficiale lo stesso Di Cristina, il presidente Claudia Caizza e il capogruppo Carmelo Orlando – resta convinto degli errori perpetrati dalla giunta in questi tre anni. Tuttavia, con senso di responsabilità e negli esclusivi interessi della città, il partito è disponibile a dare una mano per mettere in campo i correttivi richiesti dalla Corte. Ribadiamo, inoltre, la preoccupazione per la grave situazione igienico sanitaria. Invitiamo il sindaco a trovare un’immediata soluzione alla grave emergenza”. Che non possa esserci alcun feeling con la giunta si capisce fin troppo bene. “Continuiamo a stigmatizzare l’atteggiamento poco istituzionale e irrispettoso nei confronti del consiglio comunale e delle forze politiche che vengono informate attraverso conferenze stampa – si legge ancora nella nota ufficiale – della situazione in cui verserebbe l’ente, invece di essere coinvolti direttamente. Purtroppo, la giunta dal nostro punto di vista continua ad avere un atteggiamento unilaterale che la rende sempre più sola. In ogni caso, invitiamo il sindaco, se ha contezza di eventuali responsabilità, di trasmettere immediatamente gli atti agli organi preposti”. Il messaggio firmato dem è rivolto al sindaco ma sembra indirizzato soprattutto al vice Simone Siciliano. Le “spade” politiche, ormai, sono sguainate e bisognerà farsi largo tra i rifiuti, almeno finché non arrivi una soluzione. Un’intesa giunta-consiglio sembra veramente lontana. Addirittura, un altro dem, il consigliere comunale Guido Siragusa, rilancia quanto detto nelle scorse settimane. “Le accuse di Siciliano? E’ arrivato il momento di ricostituire la commissione d’indagine sui rifiuti”. Si gioca a carte scoperte, sempre che si trovino tutte le carte.