Gela. I malumori, ormai plateali, degli agenti di polizia municipale iniziano ad avere un risvolto, in parte anche politico. Ieri, trentasette di loro hanno chiesto di essere trasferiti in altri uffici del municipio. Non condividono più la linea imposta dal comandante Giuseppe Montana. Un’iniziativa maturata anche sulla scorta dei nuovi orari di lavoro, ritenuti non adeguati alle esigenze personali dei singoli operatori. A loro sostegno, arriva l’ex vicesindaco Simone Siciliano, che lancia messaggi all’attuale giunta. “Solo con la consapevolezza di cosa stanno svolgendo gli operatori della polizia locale e a quali rischi sono esposti quotidianamente nell’esercizio delle loro funzioni, la parte politica può guidare una più efficace azione di indirizzo verso la classe dirigente della pubblica amministrazione, per tutelarli e consentirgli di lavorare con i giusti strumenti e senza essere umiliati utilizzandoli come pedine su una scacchiera – dice – in questa fase storica, non ci possiamo permettere uno sciopero da parte della polizia municipale ed occorre raccogliere le difficoltà, le sofferenze, i disagi di chi indossa una divisa e agire con passo deciso per evitare continue umiliazioni del corpo, a vantaggio di mere questioni di contabilità interna dell’ente. Occorre garantire orari di lavoro compatibili con la vita familiare e gli impegni personali, assicurandogli serenità nella loro azione quotidiana”. Il segretario cittadino di Sviluppo Democratico propone una “ricetta” gestionale. “Siamo fermamente convinti che la quinta città della Sicilia abbia la necessità di un utilizzo del personale della Polizia Municipale su ventiquattro ore, in progetti a sostegno delle forze di polizia per operare un controllo più efficiente della nostra città, oltre a garantire la sicurezza pubblica in occasione di fiere e mercati, eventi sportivi e culturali, senza dimenticare le operazioni a contrasto dell’abusivismo commerciale e dell’abbandono dei rifiuti, oltre all’obbligatorietà di garantire il presidio dei varchi Ztl con personale adeguato in numero per tutta la loro fascia oraria – continua – per noi, la polizia municipale e’ una priorità e per tale motivo va collaborato da idonea strumentazione tecnologica ed eventuale affiancamento di personale esterno come le guardie eco-zoofile per le attività di contrasto all’abbandono dei rifiuti, al fine di poter consentire una turnazione più utile e rispettosa per ogni lavoratore. Non si capisce come mai non si possa garantire, come si fa in molti comuni d’Italia, e come si è fatto fino a poco tempo fa, una turnazione che vada dalle 7 alle 13 e dalle 13 alle 19 per le pattuglie di pronto intervento, prevedendo anche un servizio serale dalle 18 alle 24 e il servizio notturno, in considerazione del fatto che la nostra città presenta ancora una vivacità giovanile particolarmente intensa nelle ore notturne”.
Siciliano ne approfitta per tastare il polso alla giunta, sostenuta anche da ex esponenti dell’allora amministrazione Messinese, della quale l’ingegnere è stato vicesindaco. “Ci chiediamo quale sia l’indirizzo politico dell’assessore delegato alle politiche sull’ordine pubblico – dice rivolgendosi all’assessore Ivan Liardi – da cui ci aspettiamo una presa di posizione chiara rispetto ad un’azione che all’apparenza sembra una scelta unilaterale della dirigenza, che avrebbe dovuto concertare con l’organo politico e che ci auguriamo non sia rappresentativa delle intenzioni della giunta. Invitiamo la commissione bilancio a destinare le risorse economiche regionali allo scopo dedicate per la copertura del Piano miglioramento dell’efficienza dei servizi per il triennio 2019-2021, come indirizzo chiaro della volontà politica di credere nel corpo di polizia municipale”.
Il signor Siciliano si faccia il syo lavoro e non interferisca nella politica dell’Amministrazione in carica, si convinga che non è piu il vice sindaco della fallita amministrazione Messinese a cui lui ha dato il suo fallimentare aiuto ,lasciu che gli altri ci provino dove lui e i suoi accoliti hanno fallito