Gela. Nel patto largo tra moderati e centrodestra hanno avuto un ruolo sicuramente non secondario. I renziani hanno premuto molto sul tasto della candidatura dell’ingegnere Grazia Cosentino. Il partito si è mosso a tutti i livelli e quello locale ha creduto parecchio nell’outsider che alla fine non ha retto al ballottaggio, nettamente battuta dal sindaco Terenziano Di Stefano. Ci saranno pure gli esponenti di Iv al tavolo dell’opposizione, nel tentativo di organizzare una strategia che possa assicurare unità. Una prima verifica è in programma in questi giorni. Chi non si rivede nella giunta Di Stefano cercherà di definire una linea, prima dell’esordio in aula consiliare, fissato per venerdì. I renziani ci sono, con Alberto Zappietro, alla sua prima esperienza consiliare. “Sicuramente, non siamo un partito di centrodestra, questo lo sanno anche le pietre – dice Giuseppe Ventura riferimento provinciale Iv – siamo all’opposizione, come è giusto che sia. Vedremo se ci sono le condizioni per una strategia unitaria. La nostra non sarà un’opposizione a distruggere”. Quella di Italia Viva è stata una scelta, in campagna elettorale, finalizzata a supportare un progetto guidato da un candidato a sindaco “civico”. “Non avremmo mai potuto sostenere un candidato di Fratelli d’Italia o comunque marcatamente di centrodestra”, precisa Ventura. Per Italia Viva sarà una presenza in consiglio che potrebbe risentire di sviluppi nazionali. “L’assemblea nazionale del partito – sottolinea ancora Ventura – ha messo in campo due opzioni. Si potrebbe andare verso una fusione tra il nostro partito e Azione, con una leadership diversa da quella di Renzi o di Calenda. Oppure, si potrebbe lavorare per una Margherita 2.0, un’area di centro nel centrosinistra, anche in questo caso con una guida diversa da Renzi. Le indicazioni nazionali possono avere un peso nelle scelte che verranno fatte nei territori”.
Le mosse del partito, rispetto alla giunta Di Stefano, potranno essere esito di più fattori. “Dipenderà dagli eventi e da come amministreranno il sindaco e i suoi assessori. Anzitutto – conclude Ventura – verificheremo se l’opposizione riuscirà ad avanzare una proposta unitaria, a partire dalla presidenza del consiglio comunale”. L’esponente renziano non dà nulla per scontato, sia quando si tratta dell’opposizione sia rispetto all’atteggiamento da tenere davanti ad un’amministrazione che comunque annovera aree politiche assai vicine a quella moderata di Iv.