Gela.“Non è un tema che ho iniziato a valutare. Per ora, non c’è nessuna data”.
“Non c’è nessuna data”. Il presidente del consiglio comunale Alessandra Ascia, nonostante la richiesta ufficiale già inviata dal gruppo consiliare del Movimento cinque stelle, non ha ancora deciso il da farsi, almeno sul fronte della mozione di sfiducia. “Non so ancora se convocherò una conferenza dei capigruppo oppure se deciderò direttamente la data della discussione in aula – spiega – in ogni caso, ritengo che la mozione vada discussa nei trenta giorni, anche se questo mi sembra il periodo meno adatto”. Non è da escludere, a questo punto, che la mozione possa arrivare in aula, quasi a ridosso delle elezioni regionali, fissate per il 5 novembre. “In questa fase – continua – ci sono punti molto importanti da calendarizzare, mi riferisco al bilancio di previsione 2017 ed anche alle osservazioni e alle controdeduzioni al prg. Così, si rischia veramente di svilire un tema molto importante per il futuro amministrativo di questa città”. Insomma, Ascia prende tempo, probabilmente anche in attesa di un confronto con i vertici dem.
La trattativa in stand by. Il sindaco Domenico Messinese, intanto, dovrà comunque sciogliere la riserva rispetto ad una trattativa politica che va per le lunghe. I consiglieri comunali del centrodestra attendono un passo in avanti dal primo cittadino. La condizione imprescindibile si chiama azzeramento della giunta. Ovviamente, non solo nuovi assessori ma anche un programma che dovrà convincere quelli di centrodestra, che puntano tutto sulle prossime regionali. Un’eventuale successo di Nello Musumeci farebbe girare, e non poco, gli equilibri in consiglio comunale. In quel caso, i referenti a Palermo diventerebbero proprio loro, intenzionati a piazzare all’Ars almeno un candidato locale. Il dialogo con il sindaco sembra in una fase di stanca, soprattutto dopo le frizioni verbali che hanno portato il capogruppo di DiventeràBellissima Vincenzo Cascino a firmare la mozione di sfiducia, dando di fatto il via libera alla discussione in aula. Dall’altro lato, quelli di centrosinistra stanno a guardare, pronti a sfruttare ogni occasione per riprendere quota, nonostante il presidente della Regione Rosario Crocetta abbia messo il proprio veto sulla possibile sfiducia alla giunta.