"Si poteva fare molto di più, burocrazia limita", Cuvato: "Pd merita dovuto peso ma sia nuovo fino in fondo"

Il vicecapogruppo dem preferisce andare dritto al punto e i democratici si attendono riscontri precisi dal sindaco, senza mettere in discussione il sostegno politico. Mette da parte il lato necessariamente politically correct

03 luglio 2025 17:43
"Si poteva fare molto di più, burocrazia limita", Cuvato: "Pd merita dovuto peso ma sia nuovo fino in fondo" - Il consigliere del Pd Antonio Cuvato
Il consigliere del Pd Antonio Cuvato
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Gela.  In serata, scelte d'aula permettendo, l'assise civica si confronterà con la relazione annuale del sindaco Terenziano Di Stefano. Il primo cittadino tirerà le somme di quanto fatto e di ciò che si deve ancora raggiungere. In queste settimane, la maggioranza ha optato per toni decisamente pacati e si è messa a disposizione per l'approvazione di atti finanziariamente importanti, come il Pef del servizio rifiuti e le tariffe Tari. Traspare una certa condivisione di scelte e una prospettiva che non può essere diversa da quella del “modello Gela”. Il vicecapogruppo del Pd Antonio Cuvato, che è anche consigliere provinciale dem, mette da parte il lato necessariamente politically correct e fornisce una sua disamina proprio mentre l'amministrazione comunale travalica il primo anno di governo della città. Cuvato è tra i consiglieri che fino a oggi non hanno mai mancato al patto con il sindaco e con gli alleati. Anzi, il rapporto con Di Stefano non è messo in dubbio. “Si poteva fare sicuramente molto di più – dice – ancora non abbiamo del tutto risolto le ragioni di tante lamentele che arrivano dai cittadini. Ci sono state azioni concrete e importanti, tra tutte metto in testa l'avvio dei cantieri che vanno avanti e daranno importanti opere pubbliche. Le difficoltà del dissesto non vanno trascurate. Però, non posso essere soddisfatto se guardo al cono di bottiglia della burocrazia comunale che rallenta tante procedure. Anche sul bilancio ci sono pesanti ritardi da collegare proprio a questo cono di bottiglia. Quando parlo di burocrazia mi riferisco a tutti, dall'ultimo dipendente e fino ai dirigenti. Sul bilancio, il sindaco Di Stefano è sempre attivo ma certamente non può affrontare tutto. Quindi, ritengo che avremmo potuto fare molto di più”. Cuvato sottolinea che in casa Pd nessuno vuole tirare i remi in barca. Però, i dem si aspettano più incisività. “Come partito – continua – abbiamo fatto molte rinunce pur di rimanere tutti uniti e compatti, nel rapporto con gli alleati. Però, sulla base del risultato che abbiamo ottenuto ci aspettiamo di avere un ruolo maggiore e più consistente. Fino a oggi, abbiamo fatto tanti passi di lato e votato atti che vanno nell'interesse della città. La nostra lealtà non verrà mai meno. Diciamo però che i rapporti di forza interni alla maggioranza non sono ancora rodati. L'amministrazione ha concluso il periodo effettivo di rodaggio ma nei rapporti interni tutto questo non traspare. Aspettiamo in maniera responsabile, per partecipare con il dovuto peso anche su altre cose, che sono oggetto di confronto con gli alleati e all'interno del partito”. Il consigliere fa intendere, piuttosto esplicitamente, che il Pd attende buone nuove dal sindaco, magari a conclusione del ciclo che dovrà condurre all'approvazione del bilancio stabilmente riequilibrato. I dem non hanno mai fatto melina su questo tema. Sono il primo partito nell'alleanza e il secondo in assoluto in città, in termini di voti, e si aspettano un trattamento politico che sia proporzionale a quanto detto dalle urne dello scorso anno. Il consigliere non trascura l'attualità interna. “Il Pd cittadino è un partito nuovo – conclude – lo stiamo costruendo tutti insieme. E' nuovo al suo interno e nei rapporti con l'amministrazione. Però, anche per il Pd ritengo che il rodaggio non sia concluso. Sono onorato del percorso che ho fatto in un anno nel Partito democratico. Il Pd deve essere nuovo in maniera concreta, coinvolgendo i giovani e figure che non possono essere sempre quelle alle quali siamo abituati”. Il vicecapogruppo dem, come è solito fare, preferisce andare dritto al punto e i democratici si attendono riscontri precisi dal sindaco, senza mettere in discussione il loro sostegno politico. Lo stesso Pd è chiamato, infine, a una rigenerazione compiuta fino in fondo. 

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