Si chiama serie D ma sembra la C, ecco perchè Gela è tornata piazza ambita

Il club torna appetibile. GIocatori che hanno preferito Gela a Reggina e club blasonati sono il segnale di come la società di Toti Vittoria sia tornata blasonata. Ecco le prossime mosse di mercato

A cura di Fabrizio Parisi
27 luglio 2025 12:08
Si chiama serie D ma sembra la C, ecco perchè Gela è tornata piazza ambita -
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Gela. L’adunata è prevista alle 16,00 domani allo stadio Presti. Raduno con arrivi alla spicciolata. Strette di mano, pacche sulle spalle, le presentazioni di rito ed il primo contatto con il prato del Presti. Ad un mese e mezzo dalla finale con il Canosa il Gela targato serie D è pronto a ricominciare. E sarà un Gela totalmente diverso, rinnovato per almeno 8/11 rispetto a quello che ha trionfato il 15 giugno contro i pugliesi. 

La rivoluzione era necessaria. In primis perché la serie D non è l’Eccellenza ed occorreva aumentare il tasso tecnico e secondo perché la maggioranza dei protagonisti vuoi per la carta di identità che per scelta personale, preferiscono rimanere in Eccellenza. Gli unici che il club ha cercato di trattenere sono Valenti e Sessa, il primo tornato a Licata l’altro al Modica. Unico discorso aperto è quello con l’attaccante Savasta, blindato da un biennale ma cercato da diversi club di Eccellenza (Modica soprattutto).

Il Gela potrebbe diventare la mina vagante del girone I di serie D. Nissa e Reggina hanno costruito rose per contendersi la serie C, con Vibonese leggermente dietro. I biancazzurri vogliono stupire. Il ds Lo Bianco, in sinergia con il tecnico Cacciola (che ha avuto un peso notevole in alcune trattative vista la conoscenza personale con alcuni giocatori), hanno puntato molto su esperienza e qualità. Benassi, Maltese, Sarao, Giacomarro, Cangemi, Bollino, Aperi, Tuccio non hanno bisogno di presentazioni. Gente che ha giocato in seria A, B e C ed in piazze caldissime. Gente che ha vinto campionati sa cosa significa giocare sotto pressione. 

Sveliamo un retroscena. Sapete come Lo Bianco e Cacciola hanno sciolto gli ultimi dubbi di quei giocatori indecisi se accettare Gela o Reggina ad esempio? Facendo vedere gli highlights di Gela-Canosa. Quelle immagini hanno fatto il giro del web e molti dei neo arrivati sono rimasti colpiti dalla bolgia del Presti. Eppure parliamo di giocatori che hanno vissuto esperienze a Siracusa, Catania, Nocera, Casarano, Trapani, ovvero piazze caldissime. Ed eccola la vera novità. Il Gela è tornato piazza blasonata e appetibile. Altro che neo promossa. Finalmente si è tornati dove si doveva, ovvero in un contesto quasi da lega pro. Si chiama serie D ma potrebbe chiamarsi C2. Nello stesso girone Messina, Acireale, Vibonese, Reggina, Nissa, Ragusa, Lamezia… livello importante. 

Confermarsi ad alti livelli non sarà facile ma il Gela non ha l’obbligo di vincere ma dare fastidio a tutti. 

Capitolo mercato. Il grosso è stato fatto con ben 8 acquisti. Ce ne saranno altri. Pensate che con Sarao il discorso attacco sia chiuso? Sbagliate. Il colpo a sorpresa potrebbe arrivare dall’Argentina. E poi gli under. Dello scorso anno resteranno Colace e Argentati, svincolati tutti gli altri. Arriverà un portiere lettone classe 2007 e tanti saranno in prova. Servono due esterni bassi ed alcuni ricambi in mezzo al campo anche senior, oltre che un difensore centrale (al momento solo Benassi e Giuliano).

Tre giorni a Gela ed all’1 al 14 agosto tutti a Linguaglossa a ossigenarsi. La nuova stagione sta per iniziare. Ed i tifosi non vedono l’ora di ricominciare a sostenere i colori i biancazzurri in tanti derby siciliani che mancano da tanti, troppi anni.

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