Gela. Questa volta, i numeri della maggioranza sono bastati e i debiti fuori bilancio, inseriti all’ordine del giorno dell’assise civica, sono stati approvati. Dietro alle procedure dei debiti, però, rimangono ancora troppe carenze burocratiche e i consiglieri, compresi quelli della commissione bilancio, non hanno mancato di farlo notare. Sentenze definitive che spesso non vengono allegate alle delibere che arrivano in aula, ma soprattutto procedure degli uffici, paradossali, che nel tempo hanno contribuito a far aumentare i debiti, che ancora oggi sono un peso notevole per le casse del municipio. L’ha spiegato il presidente della commissione sviluppo economico Rosario Faraci, che è intervenuto proprio per sottolineare come possano essere un danno per l’ente tutte quelle procedure che fanno lievitare l’ammontare economico di parecchi debiti. Due atti, inseriti all’ordine del giorno, sono stati ritirati dall’amministrazione comunale, come ha confermato l’assessore Danilo Giordano. C’era già il parere negativo del collegio dei revisori, perché coperti con riferimento al bilancio di previsione 2021, che non è stato ancora approvato. L’invito a rivedere radicalmente le attività istruttorie è arrivato anche dal presidente del collegio dei revisori, Giuseppe Nicoletti.
“Vorremo ricordare – dicono i consiglieri della commissione bilancio Valeria Caci, Romina Morselli e Salvatore Incardona – che i debiti fuori bilancio non li ha certo prodotti questa amministrazione, ma la maggioranza si prende la responsabilità di approvarli per riconoscere diritti dei cittadini, dei professionisti e degli imprenditori. Sono debiti del Comune e non della maggioranza o dell’amministrazione. Non capiamo che senso abbia la scelta dell’opposizione di non partecipare al voto, girando così le spalle alla città”.