Gela. Non ci sono elementi concreti per collegarlo al danneggiamento e al tentativo di dare alla fiamme la Fiat 600 di una donna. E’ arrivata l’assoluzione per un giovane, minore all’epoca dei fatti. Insieme ad un complice, non identificato, secondo i pm della procura minorile nissena, avrebbe sfondato uno dei finestrini della vettura e con una bottiglia colma di benzina avrebbe cercato di incendiare l’automobile. La proprietaria, però, si accorse di quanto stava accadendo e riuscì a mettere in fuga i due. In giudizio, il legale del giovane, l’avvocato Salvo Macrì, ha fatto leva soprattutto sull’identificazione degli autori. Anche le modalità dell’azione sono state messe in dubbio.
Secondo la ricostruzione degli investigatori, venne usato un blocco di cemento per sfondare il vetro del finestrino. I giudici del tribunale dei minorenni hanno accolto la linea difensiva, pronunciando un verdetto di assoluzione con la formula “per non aver commesso il fatto”.
