“Servono imprenditori seri…non basta cambiare ragione sociale”: Giudice, “controlli serrati, no ad un’altra 488”

 
0

Gela. “Sarà fondamentale evitare abusi. Un imprenditore non in regola con i pagamenti e con i durc non può certo cambiare “pelle” sotto le insegne di una nuova società”. “Non vogliamo una nuova 488”. Il segretario confederale della Cgil Ignazio Giudice, così come fatto dai colleghi Emanuele Gallo della Cisl e Maurizio Castania della Uil, avverte tutti rispetto ai controlli, serrati, da garantire nell’assegnazione delle aree dismesse Eni ma anche dei contributi previsti dal decreto di area di crisi complessa. “Lo abbiamo ribadito al prefetto di Caltanissetta Maria Teresa Cucinotta – spiega il sindacalista – non vorremmo ritrovarci in situazioni analoghe a quelle generate dai contributi della legge 488. Troppi imprenditori ne hanno approfittato solo per prendere i contributi, realizzare capannoni e riaffittarli, senza generare alcuna occupazione. Tutto ciò, soprattutto in un periodo di crisi economica così profonda, non può essere accettato. Chi avrà accesso alle aree dismesse di Eni e ai contributi previsti per le aziende insediate nell’area di crisi complessa deve essere sottoposto a controlli approfonditi, senza gravare ulteriormente sulla sorte di lavoratori stanchi di essere presi in giro”.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here