Gela. Il decoro e la pulizia dei quartieri sono al centro delle valutazioni dei componenti della commissione consiliare ambiente e sanità, fin dall’inizio della loro attività istituzionale, partita da alcune settimane. Il presidente Floriana Cascio e gli altri membri, anche in questi giorni, sono impegnati nel dialogo con i riferimenti dei comitati di quartiere. Attraverso il coordinamento si stanno raccogliendo informazioni utili per comprendere quale sia lo stato del servizio rifiuti nelle varie zone della città. “Stiamo effettuando delle interviste con tutti i presidenti, che a loro volta lavorano a relazioni illustrative per darci dati utili – spiega il presidente Cascio – quando verrà concluso questo approfondimento, potremmo avere un quadro preciso. Poi, ci rapporteremo con la Srr4 e con Impianti Srr, per fare il punto della situazione. Se emergeranno situazioni difficili, valuteremo se possa trattarsi di disfunzioni del servizio oppure se a pesare siano le condotte di chi non rispetta le regole minime di civiltà”. La commissione, come ha spiegato più volte il presindente Cascio, dà importanza notevole all’aspetto del servizio rifiuti e delle condizioni nelle quali si trovano i quartieri. I consiglieri hanno inoltre condotto ulteriori approfondimenti sul progetto di ampliamento della discarica Timpazzo, in attesa del monotematico della prossima settimana.
Con l’intento di contrastare l’abbandono di rifiuti, Impianti Srr ha intanto preso in carico tutto il sistema delle fototrappole acquistate per essere collocate in vari punti sensibili, in città così come in altri Comuni dell’ambito. I primi cittadini hanno fatto sapere di non avere a disposizione risorse di personale tali da concentrarle sui controlli e sulla gestione della videosorveglianza. Impianti Srr ha affidato ad una società esterna, la vittoriese Mlk security, l’intera attività. Si occuperà del monitoraggio degli esiti della videosorveglianza, volta a sanzionare chi conferisce fuori dalle fasce di raccolta o addirittura abbandona in modo massivo rifiuti di ogni genere. Nel perimetro urbano e in aree rurali e non solo, sono ancora tante le zone franche, usate per collocare rifiuti e resti di ogni tipo.
La proposta di affidare a terzi le foto trappole, parte dal coordinamento dei quartieri visto che la morale civile non ha funzionato e pEr colpa di un migliaio di cittadini che non fa la differenziata, viviamo nella sporcizia.