Gela. L’impegno è di chiudere prima possibile, per far partire anche in città il servizio rifiuti in house. I vertici di “Impianti Srr” hanno incontrato il sindaco Lucio Greco, il direttore esecuzione del contratto Franco Città e l’attuale dirigente ad interim del settore ambiente Mario Picone. Il manager di “Impianti” Giovanna Picone e l’ingegnere Grazia Cosentino hanno fatto il punto sul passaggio. Sulla carta, le nuove attività di “Impianti” dovrebbero prendere il via entro ottobre. E’ probabile però che ci vorrà più tempo. In ogni caso, l’obiettivo è di stringere. Entro un mese, si dovrebbe giungere alla stipula del contratto attuativo tra Palazzo di Città e “Impianti”. La società spinge da tempo per definire proprio gli aspetti contrattuali. Il confronto va avanti da mesi, soprattutto da quando l’amministrazione comunale ha dato il consenso al servizio in house, nonostante le tante perplessità mosse dal sindaco. Attualmente, è proprio Greco che segue il settore, in assenza di un assessore. Il posto è rimasto vuoto per le dimissioni del renziano Cristian Malluzzo. “Impianti” è già impegnata nelle attività preparatorie, con l’acquisto di materiali e mezzi. L’uscita dalla Srr4 del Comune di Piazza Armerina (della quale abbiamo riferito ieri) potrebbe agevolare la procedura per Gela. “Impianti Srr”, infatti, non dovrà più occuparsi dell’attività preparatoria anche per il Comune ennese, che ha optato per il passaggio alla Srr6, in base a quanto comunicato dal sindaco Nino Cammarata.
Chiaramente, rimane anche il capitolo del personale. Si dovrà procedere con un bando, sul quale va trovata l’intesa complessiva con i sindacati. Il sindaco Lucio Greco ha intenzione di valutare, attraverso un tavolo che potrebbe tenersi a fine mese. I sindacati temono che molti operatori del servizio rifiuti non riescano ad ottenere la riconferma in “Impianti Srr”, che per ora negli altri Comuni dell’ambito sta operando attraverso agenzie interinali che forniscono il personale. Anche il management della società punta ad avere personale stabile e ha già definito una pianta organica, con l’intero fabbisogno, sia per il servizio rifiuti che per la piattaforma di Timpazzo. Il confronto tra il Comune e “Impianti” rimane aperto.