Gela. Il timore è che tanti operatori possano rimanere esclusi dalle assunzioni per il nuovo servizio rifiuti in house. La concertazione tra sindacati e “Impianti Srr”, la società che ha ottenuto l’affidamento, in questi mesi si è mossa tra alti e bassi e un’intesa complessiva sui parametri del bando per le assunzioni ancora non c’è. Le sigle sindacali Usb e Fit-Cisl, con i segretari Luca Faraci e Mario Stagno, hanno ufficialmente scritto al prefetto di Caltanissetta. Chiedono che venga fissato un incontro, prima possibile. Le organizzazioni sindacali, in queste settimane, hanno presentato le loro proposte di modifica del bando, anzitutto concentrate sui parametri da adottare per la selezione. Una procedura di concorso resa necessaria dalla forma giuridica di “Impianti Srr”, che non consente un passaggio di cantiere diretto con Tekra. Il servizio in house, con i lavoratori assunti in questa fase attraverso agenzie interinali, è partito in diversi Comuni della Srr, mentre in città dovrebbe prendere il via entro ottobre. Le organizzazioni sindacali ritengono però che sia urgente un confronto, a tutto tondo. Non a caso, l’incontro chiesto alla prefettura dovrebbe essere allargato ai sindaci, al manager di “Impianti Srr” e ai vertici della Srr4.
Anche in assemblea, i primi cittadini dell’ambito hanno iniziato a valutare il tema delle assunzioni. Le segreterie di Usb e Fit-Cisl mettono in dubbio la legittimità delle procedure predisposte da “Impianti Srr”. “Urgenti ed improcrastinabili motivazioni ci spingono a rivolgerci a sua eccellenza il prefetto atteso che da quanto emerso vi è il rischio serio e concreto che centinaia di lavoratori possano essere esclusi o costretti ad accettare forme di contrattazione contra legem”, si legge nella comunicazione inoltrata dai sindacati. I vertici di “Impianti Srr” hanno sempre spiegato di essere disponibili al dialogo ma allo stesso tempo vogliono chiudere prima possibile la procedura per il bando. Nelle scorse settimane, anche per evitare sorprese, i funzionari di “Impianti” hanno bandito un avviso per individuare una società di lavoro interinale che possa fornire operatori, sia per il servizio che per la piattaforma di Timpazzo, soprattutto qualora le procedure di selezione pubblica dovessero rivelarsi più complesse e lunghe di quanto ipotizzato. “Al fine di scongiurare eventuali tensioni sociali e per evitare procedure di agitazione sindacale dovute alla paventata attivazione di contrattazioni non in linea con le normative vigenti, si chiede una convocazione urgente”, precisano i sindacati nella missiva.