Gela. Il tavolo sindacale, per il nuovo servizio rifiuti, si riunirà giovedì, dopo il recente slittamento. Prima del vertice con l’amministratore della “Impianti Srr” (l’ingegnere Giovanna Picone), diverse sigle sono tornate a chiedere di acquisire atti, che ritengono fondamentali. Le segreterie di Usb (con Luca Faraci), Fit-Cisl (con Mario Stagno), Snalv (con Manuel Bonaffini), Filas (con Carmelo Giallombardo) e Uil-trasporti (con Filippo Manuella), hanno scritto all’Anac, all’Ispettorato del lavoro, ma soprattutto all’amministratore della “Impianti” e alla Srr4. La stessa “Impianti” ha ottenuto l’affidamento del servizio rifiuti per tutti i Comuni dell’ambito. Non è ancora arrivato un accordo per il passaggio dei lavoratori da Tekra alla società in house e soprattutto per il caso di Gela la situazione è ancora più intricata. I sindacati chiedono di accedere all’atto di conferimento dell’incarico al rup del servizio in house e alla relazione illustrativa “delle ragioni e della sussistenza dei requisiti per la forma di affidamento prevista”. Nella comunicazione, inoltrata anche alla prefettura, si richiede ancora di visionare l’offerta della società in house, l’analisi di congruità, i disciplinari tecnici per ogni Comune, le linee guida per la redazione del contratto di servizio e proprio il contratto. Per i sindacati, infatti, bisogna fare chiarezza sulle modalità del servizio e anzitutto sull’inquadramento contrattuale dei lavoratori. Le sigle che li rappresentano, in più occasioni, hanno spiegato che il passaggio dovrà avvenire con la copertura di contratti a tempo indeterminato. I dubbi, però, non mancano. La “Impianti Srr”, che è una società in house, non può attivare un passaggio di cantiere, alla stregua di aziende private. Al momento, l’unica possibilità sembra quella di stipulare contratti a tempo determinato, per tutti i lavoratori del servizio.
Anche il sindaco Lucio Greco ha sollevato diverse osservazioni, compresa quella sul futuro dei lavoratori. L’avvocato punta ancora ad una gara, autonoma da “Impianti Srr” ed Srr4. Non considera praticabile la soluzione in house e anche ieri ha spiegato le ragioni, alla base del suo no. La richiesta inviata dai sindacati conferma che sono ancora tanti i punti da chiarire.