Gela. A Butera, Riesi, Delia e Mazzarino, i lavoratori della raccolta rifiuti non ricevono i pagamenti mensili entro la scadenze stabilite. I vertici della Fp-Cgil, Rosanna Moncada e Paolo Anzaldi, ribadiscono tutto il loro disappunto. Più volte, negli ultimi mesi, sono stati fatti appelli pubblici, affinché si rispettino le scadenze contrattuali. Invece, i Comuni tardano a pagare Tekra e allo stesso modo l’azienda fa slittare i versamenti ai lavoratori. “E’ ormai diventata un ricorrenza mensile quella che ci vede protestare per e con i lavoratori impegnati nella raccolta dei rifiuti nei cantieri delle cosiddette “cinque terre” della provincia di Caltanissetta – dicono i sindacalisti – questo mese saranno i lavoratori di Riesi, Mazzarino, Butera e Delia, ad aspettare e a subire ritardi a loro sicuramente non imputabili, ma sono sempre gli unici comunque che in questa situazione ne pagano le conseguenze. Ogni mese è la stessa storia, il Comune non paga e Tekra non eroga le retribuzioni nei tempi contrattualmente previsti e i lavoratori devono comunque svolgere il loro compito che in questo periodo assume un importante ruolo di emergenza e di salute pubblica”. Dalla Fp-Cgil arriva l’ennesimo invito alla Srr4, che deve ancora scegliere il tipo di affidamento del servizio rifiuti per tutti i Comuni dell’ambito. “Sta trascorrendo troppo tempo”, aggiungono. Il sindacato e i lavoratori si rivolgeranno ai giudici, per ottenere gli interessi a seguito dei ritardi nei pagamenti, così come previsto dal contratto collettivo nazionale. Tre per cento di interessi nel caso lo stipendio non venga erogato entro giorno 15 del mese successivo a quello della prestazione da retribuire.
“Certo è che in questi tempi di emergenza sanitaria e di grave disagio economico per tutti, costringere i lavoratori ad adire le vie legali per legittimi e sacrosanti diritti riconosciuti è riprovevole – concludono – e a nulla valgono proclami ed espressioni di solidarietà e vicinanza da parte di amministratori e politici”.