Gela. Un’analisi dei numeri, per le assunzioni nel nuovo servizio rifiuti in house, ritenuta “infondata”. Da “Impianti Srr”, attraverso l’amministratore Giovanna Picone, si fa sapere che la disamina condotta dalla Fp-Cgil igiene ambientale non corrisponde a quelle che saranno le soglie effettive per le assunzioni. Non ci sarà, quindi, un numero inferiore di operatori, neanche in città. Il coordinatore Fp-Cgil igiene ambientale Paolo Anzaldi ha espresso forte preoccupazione, chiedendo un confronto immediato con “Impianti Srr”, che ha ottenuto l’affidamento del servizio. “I numeri dei quali parla il coordinatore Anzaldi si riferiscono alla bozza di bando inviata alle organizzazioni sindacali, solo ai fini del confronto e della richiesta di rilievi per la concertazione. Questa è stata redatta esclusivamente con riferimento al secondo livello del Contratto nazionale di comparto, non anche per l’intero fabbisogno di personale della “Impianti” e del relativo servizio, che prevede la prossima redazione di altri quattro bandi per altrettanti livelli occupazionali con l’indicazione dei numeri di riferimento. Prima della redazione attendiamo di ricevere le osservazioni da parte delle organizzazioni sindacali su quello già inviato, al fine di pervenire ad un testo condiviso che serva da cornice per la definizione dei successivi avvisi. Dunque, i numeri complessivi sono ben diversi da quelli menzionati dalla Fp-Cgil, dovendo essere implementati con quelli previsti per gli altri quattro livelli, non contenuti nella bozza di avviso già trasmesso alle organizzazioni sindacali. In relazione alla bozza rimaniamo ancora in attesa di osservazioni da parte dei sindacati”, spiega Picone. Anche su possibili assunzioni a tempo determinato, l’amministratore di “Impianti” fa sapere che quanto sostenuto dal sindacato non trova riscontro. “Anche il riferimento ai contratti a tempo determinato è impreciso e fuorviante, poiché non contenuto nel testo dell’avviso ma nella nota di accompagnamento alla trasmissione del bando ai sindacati. Si ipotizza che, in aggiunta alle previsioni di cui agli avvisi, per quanto concerne il reclutamento di personale non in possesso del titolo si potrebbe procedere con la redazione di un apposito avviso pubblico di reclutamento a tempo determinato, per un anno full time, il cui requisito di ammissione sia quello dell’assolvimento dell’obbligo scolastico o la licenza elementare. Con determina della Impianti, con la quale si potrebbe approvare l’indizione delle procedure a tempo determinato, verrebbe indicato, contestualmente, che entro il mese di ottobre 2023 si proceda ad indire selezione pubblica per l’assunzione di personale a tempo indeterminato full time con avviso che preveda il requisito della licenza media, che, nel frattempo, i candidati assunti part time potrebbero conseguire, e che preveda una quota di riserva, nei limiti numerici di legge, in favore di soggetti che abbiano lavorato con la Impianti con contratto di lavoro in somministrazione o a tempo determinato per almeno dodici mesi, anche non continuativi, alla data di pubblicazione del bando in mansioni oggetto delle selezioni bandite. Questo per venire incontro alle richieste delle organizzazioni sindacali emerse in sede di confronto negli scorsi giorni, al fine di trovare una positiva soluzione alle dinamiche occupazionali dei soggetti maggiormente disagiati e che non possiedano i requisiti per partecipare alle selezioni indette con i bandi in fase di redazione, in stretta osservanza delle regole che sovrintendono le assunzioni da parte delle società in house providing”, fanno sapere da “Impianti Srr”.
Il manager Picone si appella alla necessità di una concertazione ampia. “Sarebbe opportuno che, piuttosto che sulle testate giornalistiche, il confronto, produttivo, si sposti sul terreno sindacale puro, consentendo una rapida definizione delle procedure di assunzione dei soggetti necessari all’espletamento del servizio. Questa modalità faziosa di fare informazione disorienta i lavoratori e li pone in una condizione di preoccupazione che altro non fa che penalizzare la qualità del servizio. Ritengo invece che un clima sereno e di collaborazione sia dovuto a chi sta svolgendo con grande impegno e professionalità un servizio pesante e delicato come quello legato alla gestione integrata dei rifiuti. Credo che tutti i lavoratori meritino di non essere allarmati con false informazioni ma essere rassicurati sulla certezza che la Impianti ha a cuore il futuro di tutta la forza lavoro e non consentirà più che venga messa in discussione la nostra correttezza”, conclude Picone.