Servizio idrico al bivio, passaggio all’Ati: Forum movimenti, “adesso serve acqua pubblica”

Gela. La costituzione dell’Assemblea territoriale idrica è un passo importante nella strada che condurrà a superare il sistema dell’Ato Cl6, ritenuto fin troppo “debole” nel rapporto con il gestore Caltaqua. I sindaci hanno varato l’Ati, affidando la presidenza al primo cittadino di Niscemi Massimiliano Conti. Spetterà adesso alla Regione ratificare la costituzione e avviare il percorso di pieno riconoscimento. In ballo, c’è soprattutto il futuro del servizio. La gestione privata potrebbe vacillar, anche dopo quanto accaduto con la conclusione dei lavori della commissione tecnica, con quattro componenti a favore dello scioglimento anticipato del contratto. Chi segue da anni queste vicende, adesso non ha dubbi. “Ora, serve il passaggio alla gestione pubblica dell’acqua – dicono dal Forum dei movimenti per l’acqua pubblica – non ci sono più scusanti. Caltaqua non ha rispettato gli impegni e ha violato importanti prescrizioni. Non è più possibile andare avanti con l’affidamento a questa società. L’acqua deve ritornare pubblica”. Sarebbe una decisione senza precedenti, in un territorio che da anni è sotto gestione privata e troppo spesso ha sofferto per un servizio carente. “La prima cosa da fare – aggiungono dal Forum – è organizzare un efficiente sistema di controllo, cosa che non è mai accaduta con l’Ato. Bisogna partire dalle tariffe applicate che hanno vessato gli utenti. Il danno fino ad oggi causato, è quasi impossibile da recuperare”. In città, da diversi mesi monta un malcontento, che ormai racchiude le radici anche nel passato. Fornitura h24 mai garantita, investimenti che stentano, depurazione quasi inesistente e bollette “d’oro” che hanno affossato tanti utenti.