Gela. “Solo una difesa d’ufficio a favore del sindaco”. L’azzurra Nadia Gnoffo sintetizza così quanto spiegato ieri dall’assessore ai servizi sociali Ugo Costa, in risposta proprio alle sue affermazioni sulle attività ferme. “L’assessore Costa, attraverso le sue dichiarazioni, smentisce il primo cittadino confermando quanto ho dichiarato. Ciò che rileva in questa vicenda è che il sindaco ha dimostrato superficialità e poca sensibilità nell’affrontare due argomenti che afferiscono il mondo della disabilità e della fragilità. Lo fa con la menzogna e l’arroganza che lo contraddistingue in ogni intervento. Piuttosto che chiedere scusa – dice Gnoffo – impone al suo assessore una difesa d’ufficio valida solo a dimostrargli lealtà. Avevo già rappresentato che le criticità erano legate al durc e che avevo individuato una soluzione poi venuta meno, sicuramente, a causa dell’incapacità politica di questa amministrazione. Invece di lavorare per individuare con celerità altre soluzioni, il primo cittadino attacca al solo fine di nascondere le proprie inadempienze”.
Per Gnoffo, oltre a trovare una soluzione per l’home care premium, bisognerebbe riattivare l’educativa domiciliare. “Colgo l’occasione per sollecitare l’attivazione di un altro servizio importante, l’educativa domiciliare, a sostegno della genitorialitá e a favore della famiglia e dei minori attraverso un programma di interventi di carattere psico-sociale ed educativo. Anche in questo caso – aggiunge – il sindaco ha riferito di difficoltà legate alla situazione finanziaria. Anche qui rappresenta il falso. Invito l’assessore al ramo ad attivare in tempi brevissimi questo servizio che consente al Comune di sostenere molte famiglie in difficoltà. Invito, infine, il sindaco a mostrare maggiore attenzione alle tematiche legate alla disabilità e ad utilizzare maggiore cautela nelle dichiarazioni. Rimane fermo il fatto che questa città ha perso autorevolezza”.