Gela. Il dissenso è ancora netto. Forza Italia continua a prendere le distanze dal manager Asp Alessandro Caltagirone. Il coordinatore cittadino del partito, Vincenzo Pepe, lo fa capire a chiare lettere, anche dopo quanto accaduto per il reparto di neurologia, che ieri è stato vicino alla chiusura, salvo poi il passo indietro di Asp. “La sanità gelese ha bisogno di un manager preparato e non dell’ingegnere Caltagirone che a luglio inaugura l’apertura del reparto di neurologia e a settembre ne decreta la chiusura, ed è paradossale tenerlo aperto senza che vi sia la copertura dei posti sia medici che infermieristici, la notte i pazienti neurologici dovrebbero essere assistiti dal medico che è in servizio a medicina – dice Pepe – che in questo momento è stato convertito a reparto Covid, sappiamo benissimo come siano pazienti a rischio, soggetti che hanno avuto ictus ed altre patologie neurologiche, l’ambulatorio neurologico è stato chiuso per mancanza di personale, dopo le dimissioni del dottor Nibali, mi chiedo come mai non ha provveduto alla sostituzione tramite incarico? I livelli essenziali di assistenza medica ci dicono che il reparto di neurologia è necessario al nosocomio. I pazienti della città, per un’elettromiografia o un elettroencefalogramma non possono andare a Caltanissetta”. Per Pepe, il manager Asp deve assicurare la sussistenza di reparti che abbiano piena copertura.
“L’ingegnere Caltagirone deve capire che il reparto deve essere organizzato bene e deve bandire i posti vacanti. Per quanto ci riguarda, noi chiederemo all’assessore regionale alla sanità Razza la sostituzione dell’attuale manager con un altro più preparato”. Ormai da alcune settimane, è rottura definitiva tra il gruppo di Forza Italia, con in testa il deputato regionale Michele Mancuso, e lo stesso manager.