Sequestro compostaggio, nominati due amministratori: a breve in città sede nucleo del Noe

 
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Gela. Ci sarebbero state irregolarità nel sistema di smaltimento del percolato dell’impianto di compostaggio di Brucazzi. Ragioni che la scorsa settimana, come già riportato, hanno condotto al sequestro preventivo dell’impianto. L’attività è stata condotta dal Noe dei carabinieri e da personale Arpa. Sono stati nominati due amministratori, che in questa fase si occuperanno di gestire il sistema. Le indagini, coordinate dai pm della procura, partirono nel settembre di un anno fa. Fu sottoposta a sequestro anche un’area limitrofa, ritenuta fortemente compromessa proprio dal percolato sversato. L’area è di proprietà di un’altra azienda insediata all’ex Asi, non interessata dall’indagine. I pm della procura hanno emesso un provvedimento di sequestro preventivo urgente, autorizzato dal gip, che ha convalidato. Probabilmente, i legali degli indagati, l’attuale commissario Ato Giuseppe Lucisano e il responsabile tecnico Rosario Messina, si rivolgeranno al riesame. Sotto sequestro sono finite anche quattro vasche per la raccolta di percolato, pare realizzate senza autorizzazione. I responsabili Ato hanno confermato la regolarità del sistema e delle modalità di smaltimento.

Per gli inquirenti, invece, ci sarebbero state violazioni, tali “da compromettere suolo e sottosuolo”. Attualmente, i conferimenti dei Comuni avvengono in altri impianti del territorio, in attesa di capire se l’eventuale riesame possa disporre il dissequestro. I carabinieri del Noe e il personale Arpa hanno effettuato più sopralluoghi, fin dal momento dell’avvio dell’indagine, con la relazione di un geologo e campionamenti. Intanto, a breve verrà istituito in città il nucleo operativo ecologico dei carabinieri, atteso da tempo soprattutto per occuparsi di attività che attengono ad illeciti in materia ambientale, che toccano non solo il ciclo dei rifiuti.

1 commento

  1. Perché mai deve sempre intervenire la magistratura? GRAVI RESPONSABILITA’ della politica e degli amministratori. Ecco perché i cittadini si organizzano in Comitati contro gli impianti, perché sanno che il Sistema non funziona! Così anche impianti pro-ambiente, come il compostaggio, finisce per esse inquinante e di creare molestia (olfattiva) ai cittadini.

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