Gela. “Si è impegnato a chiedere un incontro direttamente al prefetto di Caltanissetta Carmine Valente”. I lavoratori ex Tucam, per anni attivi nell’indotto della fabbrica Eni, hanno incontrato il primo cittadino Angelo Fasulo.
Il sindaco li ha ricevuti dopo una loro espressa richiesta.
Da qualche mese, non hanno più un datore di lavoro e, a dicembre, scade l’indennità di disoccupazione. In base ad un accordo concluso proprio davanti al prefetto di Caltanissetta, sarebbero dovuti transitare negli organici di Sicilsaldo e Ergo Meccanica, società vincitrici del contratto quadro tra gli impianti della fabbrica Eni. Fino ad oggi, però, nulla si è sbloccato, con tanto di polemiche su presunte rinunce ad offerte formulate proprio dai responsabili delle due aziende.
“Siamo molto preoccupati – dicono i circa venti operai – allo stato attuale, tutto sembra fermo. Il sindaco, comunque, ci ha garantito il suo impegno”. Basterà? Di certo, la crisi dell’indotto Eni è sempre più marcata, accentuata dalle recenti scelte adottate dalla multinazionale per il sito locale.