Gela. L’attuale stasi finanziaria, che grava su tutti i settori del Comune, allo stato non consente troppi spazi di manovra neanche per un servizio assai utile nelle scuole cittadine, quello della refezione scolastica, che peraltro impegna tante lavoratrici. L’assessore Salvatore Incardona non nega che al momento non ci sono le condizioni per assicurarlo, data l’assenza di qualsiasi strumento finanziario e non essendo obbligatorio. “La commissione servizi sociali ha preso atto che il rup aveva predisposto tutti i provvedimenti di gara e la determina a contrarre per il relativo impegno di spesa – dice – trovandosi l’ente in gestione provvisoria e non essendo la refezione un servizio obbligatorio ma un servizio a domanda individuale, era necessaria l’approvazione del bilancio 2022-2024. Ricordo a me stesso che in questo momento delicato, l’ente comunale non ha la copertura completa per servizi ritenuti essenziali per la comunità e non derogabili, come ad esempio la lotta al randagismo o le attività cimiteriali e questa mancanza di copertura deve essere necessariamente sopperita tagliando servizi non essenziali”.
Incardona, però, non depenna del tutto il servizio, anche se l’anno scolastico si avvia verso i mesi finali. E’ probabile si possa pensare ad una programmazione solo dopo che la Corte dei Conti si sarà espressa sulle misure da adottare. “La nota a mia firma inviata ai dirigenti scolastici non ha come fine quello di non avviare la refezione scolastica ma sottolineare l’attuale situazione del Comune e l’intendimento dell’amministrazione di avviare immediatamente il servizio mensa e tutte le procedure di gara già a partire dalla pronuncia della Corte dei Conti”, conclude.