Gela. Il sindaco Lucio Greco che lo ha voluto alla guida della municipalizzata Ghelas ha più volte confermato la sua massima fiducia. Francesco Trainito, amministratore della multiservizi, sta portando avanti la “missione” di ripianare i conti dell’azienda e solo qualche settimana fa ha spiegato che praticamente la metà del debito, in passato maturato verso i fondi pensionistici, è stato già coperto. “Abbiamo pagato i primi sei anni, oltre al periodo corrente – dice – mancano gli altri sei. Al momento del nostro insediamento c’erano debiti su un periodo di dodici anni”. Il confronto con l’amministrazione comunale è in atto anche sul contratto di servizio, che andrà incontro a delle aggiunte. L’imprenditore, però, qualche preoccupazione la solleva e riguarda il futuro più immediato dell’azienda. “Senza nuove assunzioni – spiega – Ghelas è destinata a morire. C’erano ottantotto dipendenti. Oggi siamo a 68. Penso che entro il prossimo dicembre, il numero complessivo potrebbe calare fino a 60. I lavoratori, soprattutto quelli impegnati nelle manutenzioni, si avvicinano sempre più alla pensione. Quarantaquattro sono impegnati esclusivamente negli uffici del Comune. Circa trenta invece si occupano delle manutenzioni. Chiaramente, con l’andar del tempo aumenterà ancora la percentuale di pensionamenti, con una drastica riduzione del personale. Sono poi scelte politiche”. Il rapporto istituzionale tra Greco e Trainito non pare risentire di grandi scossoni, neanche politici. L’avvocato ha fatto capire di guardare a Ghelas con molta attenzione, fino ad individuarla anche come punto di riferimento della progettazione, da destinare ai finanziamenti, anche se il percorso non è stato completato.
Allo stesso tempo, c’è chi guarda alla gestione di Trainito e al ruolo della municipalizzata, anche in un’ottica politica. “Le critiche su Ghelas? Onestamente, bisognerebbe chiedere a chi le muove – aggiunge Trainito – forse sono gli stessi che hanno fatto debiti per dodici anni. Chi in passato ha avuto il governo di questa azienda e ottenuto incarichi, non era né di centrodestra né tantomeno di centro”. L’amministratore, pur senza fare riferimenti diretti, comunque rimanda al mittente (in questo caso il centrosinistra locale e principalmente il gruppo dem) i sospetti fatti aleggiare sulla gestione della società e sul ruolo assunto nei rapporti con Palazzo di Città. “Quando Ghelas viene chiamata ad intervenire per la realizzazione dei loculi a Farello – conclude – allora, significa che in passato non c’è proprio stata alcuna programmazione, forse intenzionalmente o magari per incapacità. Se si fosse veramente programmato, ci sarebbe già stato un numero di loculi adeguato alle esigenze della città. Invece, tutto questo è mancato”.
Avvaletevi delle persone che godono del reddito di cittadinanza. Anziché lasciarle a casa a non fare nulla possono essere utilizzate al servizio sociale. Non occorre fare altre assunzioni cui le spese ricadrebbero alla collettività.