Gela. Infastidì, con atteggiamenti assai insistenti, una ragazza non ancora maggiorenne. I fatti si verificarono in una struttura di vacanza, nel territorio del Comune di Butera. Un trentenne, finito a processo per questi fatti, ha ottenuto il non doversi procedere. La difesa, sostenuta dall’avvocato Angelo Cafà, ha chiesto e ottenuto di definire attraverso un’oblazione. Adempimento che è stato accertato e ieri il pm ha concluso proprio per il non doversi procedere. Pare che lui si fosse invaghito della ragazza ma senza essere corrisposto.
Da quanto ricostruito, cercò con insistenza di seguirla anche all’interno della struttura, secondo le contestazioni “molestandola e disturbandola”. L’imputato ha compreso l’errore e ha definito la sua posizione con il versamento di un’oblazione.