Gela. Trenta giorni per la decisione. Potrebbe comunque arrivare anche prima (trattandosi di materia elettorale) il pronunciamento dei giudici della Corte d’appello di Palermo, chiamati a valutare il ricorso del parlamentare Ars Giuseppe Catania. L’esponente di Fratelli d’Italia, in primio grado, è stato dichiarato ineleggibile, sulla scorta di un’azione avviata da elettori gelesi, vicini al partito. I legali che lo rappresentano, gli avvocati Girolamo Rubino e Giuseppe Impiduglia, hanno proposto appello avverso la prima decisione. Ora, tocca ai magistrati di secondo grado esprimersi. Se venisse confermata l’ineleggibilità, toccherà all’attuale coordinatore cittadino del partito, Salvatore Scuvera, varcare le porte del parlamento regionale: subentrerebbe proprio a Catania. La pronuncia arriverà nel pieno del fermento delle amministrative, con FdI che in città supporta il patto largo centrodestra-moderati, espressione della candidatura a sindaco dell’ingegnere Grazia Cosentino.
Scuvera attende gli sviluppi, non essendo parte del procedimento giudiziario. Allo stesso modo, Catania non può che rapportarsi a ciò che sarà determinato dalla Corte d’appello. Gli elettori sono nel procedimento con il legale Giovanni Immordino. In casi analoghi, piuttosto recenti, ci sono state decisioni volte alla conferma dell’ineleggibilità di altri parlamentari siciliani. Saranno i magistrati palermitani a pronunciarsi in un giudizio che potrebbe avere più di qualche incidenza sul prossimo futuro dei meloniani, in città e non solo.