Gela. Sollecitano ancora una volta il provveditorato agli studi e hanno informato la prefettura, affinché si possa avviare un confronto istituzionale sull’attuale stato del servizio di refezione scolastica in città. Le attività comunali sono ferme a causa del dissesto ed è stato necessario sottoscrivere un accordo tra sindacato e amministrazione comunale a tutela dei lavoratori. Il segretario confederale Cgil Rosanna Moncada e quello Filcams Nuccio Corallo pongono dubbi notevoli sullo stato dell’arte. Ritengono infatti che in diverse scuole cittadine venga comunque svolto il tempo pieno “con le scuole che si rivolgono a società esterne per il servizio mensa”. Secondo i sindacalisti Cgil “la probabilità che non vengano eseguiti i necessari controlli in termini di salute e sicurezza del servizio, come la tracciabilità degli alimenti, la cura e la conservazione degli alimenti, la preparazione, la manipolazione, il
trasporto e la somministrazione dei pasti, oltre all’eventuale mancato rispetto delle tabelle dietetiche imposte dal Ministero della Salute, si prospetta quale grave situazione a danno dei bambini e delle loro famiglie, sulle quali pesa anche il costo elevato del servizio stesso”.
I sindacalisti chiedono che un incontro si tenga. In caso contrario sono pronti ad “adire le vie previste per meglio tutelare e salvaguardare la qualità del servizio rivolto ai bambini”, concludono.