Gela. Non vogliono perdere pezzi del già ristretto drappello. Quelli del gruppo di centrodestra, che lo scorso venerdì sono andati in affanno durante la prima seduta dell’assise civica, dovrebbero vedersi entro i prossimi giorni. Inizialmente, avevano pensato ad un vertice, fissato già per oggi. Alla fine, però, pare sia saltato. Il consigliere dell’Udc Salvatore Incardona l’ha detto chiaramente che non intende sottostare ad imposizioni e ha lanciato la sua candidatura a vicepresidente dell’assise civica. Vuol far pesare il suo contributo elettorale, ma soprattutto non ha gradito l’accelerazione sul nome di Gabriele Pellegrino di “Avanti Gela”. Il consigliere più votato in assoluto alle amministrative avrebbe potuto avere il via libera, già venerdì. Era stato individuato come vicepresidente d’opposizione, perlomeno dai leghisti, dal compagno di movimento Salvatore Scerra e da Sandra Bennici di Fratelli d’Italia. Incardona, che alla vicepresidenza guarda (eccome), ha pubblicamente smentito l’esistenza di un’intesa complessiva e il gruppo di centrodestra si è spaccato, favorendo una maggioranza che si è dimostrata compatta nella scelta del presidente Salvatore Sammito.
“Ci siamo sentiti – dice Pellegrino – c’è voglia di uscire compatti. La volontà è di non dividersi”. Il consigliere, che ha presieduto la prima seduta della nuova assise civica, non pare intenzionato ad alimentare altre tensioni ed è tra quelli che hanno promosso l’incontro “chiarificatore”. Il drappello di centrodestra tenterà di ricompattarsi e non lo agevola il continuo rimbalzo di “voci” sul possibile ricorso contro l’esito elettorale. I leghisti starebbero consultando legali per verificare la praticabilità di un’azione in giudizio. “Giuseppe Spata ci ha comunicato che un accesso agli atti è stato compiuto – conclude Pellegrino – ma, allo stato attuale, non c’è nessun ricorso ufficiale. Credo stia verificando se ne sussistano i presupposti. Ritengo che saremo i primi a saperlo, anche perché è stato il nostro candidato alle amministrative”.