MILANO (ITALPRESS) – “All’interno dell’autonomia differenziata vanno definiti i Lep in tempi giusti, che danno il senso della parità di diritti tra Nord e Sud. Un Sud che, a mio parere, il mio partito deve guardare con più attenzione. E’ evidente che l’autonomia differenziata è una scommessa. Ma io mi aspetto dai nostri ministri, almeno quelli del mio partito, un’attenzione forte sull’autonomia differenziata. In particolar modo, per quanto riguarda la mia regione, su aspetti come l’insularità. Ci sarà ne sono convinto. Io mi relaziono quotidianamente con loro”. Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, durante il suo intervento dal palco della convention di Forza Italia a Milano. “Infatti, vanno effettuate delle compensazioni economiche e finanziarie per garantire il gap dell’insularità di Sicilia e Sardegna – ha precisato – Ma quando poi vedo che il governo nazionale stanzia soltanto 10 milioni per l’insularità… se questo è l’inizio allora andiamo male”. Sull’attrattività del partito azzurro nell’Isola, Schifani ha ricordato come “In Sicilia abbiamo lanciato un modello di partito aperto che crea molte attenzioni da parte degli incerti, che si stanno avvicinando. Io mi auguro che da qui parta anche da Forza Italia nazionale un modello di partito aperto sempre meno autoreferenziale e sempre più aperto all’attenzione di chi si vuole avvicinare” ha proseguito l’ex presidente del Senato, sottolineando poi come “l’appiattimento del partito democratico a sinistra con Elly Schlein è evidente che crea spazio di malessere in quell’area, in particolare in quella riformista riconducibile alla vecchia Margherita, area cattolica si trova ora in un Partito Democratico secondo il quale prevalgono gli interessi della coppia dello stesso sesso rispetto al minore in tema di adozione”. “Chiaro – ha precisato il governatore – che occorre un grosso lavoro da parte di Forza Italia e della dirigenza nazionale per fare sì che questo malessere venga intercettato da noi in maniera organica senza distinzione tra Nord e Sud”. “Il sud sta facendo la sua parte, il 22 aprile abbiamo fatto una grande manifestazione con duemila persone che ci hanno ascoltato, militanti e non che ci osservano. Sono certo che questo processo debba essere portato avanti anche a livello nazionale e sono convinto che sarà così. Noi faremo la nostra parte”. Commentando poi l’incontro di ieri con il ministro per gli Affari Europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il PNRR, Raffaele Fitto, sugli stanziamenti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, ha sottolineato come “L’incontro con il ministro Fitto è stato estremamente positivo. Abbiamo individuato la possibilità di recupero di alcuni stanziamenti” del Pnrr per la Sicilia “che erano stati impugnati dal governo nazionale, li recupereremo con la nuova programmazione. Alcuni, non tutti ovviamente. Abbiamo parlato di futuro. Ci siamo trovati all’unisono nell’individuare una modalità di utilizzo di questi fondi strategici. Interventi, grandi progetti, nessuna parcellizzazione, siamo stati d’accordo. Questo è estremamente positivo per il lavoro che faremo in questi anni”. Il Governatore siciliano ha poi risposto a chi parla di legami con il potere mafioso sottolineando come “L’antimafia l’ha fatta Silvio Berlusconi con le sue leggi che sono state le più dure. E’ stato lui a voler stabilizzare il carcere duro, in un partito che ha fatto la vera antimafia, con le leggi e non con le chiacchiere. Berlusconi ci ha messo la faccia. Siamo stanchi di questi attacchi, i giovani devono saperlo, che entrano in un partito che ha dei valori”. Le riforme in ottica antimafia “le ho fatte con la copertura e l’avallo” di Silvio Berlusconi “sia per quanto riguarda il carcere duro che per il sequestro per equivalente” ha proseguito il presidente della Regione Siciliana. “Nel 2002 ero capogruppo. Abbiamo utilizzato il carcere duro, che prima di quell’epoca era una misura straordinaria soltanto a tempo. Si dice che alcuni attentati nascano proprio da questo tipo di intimidazione della mafia contro il carcere duro. Lo abbiamo stabilizzato con una norma, il presidente Berlusconi mi ha autorizzato”. Schifani ha ricordato anche che “da presidente del Senato ho introdotto il sequestro per equivalente, misura durissima che ha colpito ancora efficacemente il patrimonio dei mafiosi toccando quelle parti lecite di patrimonio al posto di quelle illecite trasferite dai mafiosi che sapevano che stava per arrivare il sequestro. Ce lo chiedevano le procure da varie parti d’Italia e lo abbiamo fatto colpendo la mafia al cuore dei propri interessi”. “Questa è la vera antimafia, quella delle leggi che ci hanno esposto anche nella nostra incolumità, ma ne siamo fieri e orgogliosi”, ha concluso. Alla convention nazionale era presente anche una folta delegazione di deputati regionali “per testimoniare il grande entusiasmo che si registra attorno a Forza Italia Sicilia, che ha sempre contribuito in maniera determinante all’affermazione di Forza Italia in ambito nazionale. Oggi con il governo Schifani, al di là della forza elettorale, diamo un esempio di buon governo in Sicilia. Abbiamo già sperimentato l’apertura ai moderati e ai liberali con l’auspicio che questa nostra possa essere allargata pratica a livello nazionale” ha detto dice Marcello Caruso, commissario regionale di Forza Italia.
Foto: ufficio stampa Schifani
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