Gela. La convenzione che consente alla Lipu locale di gestire la Riserva Orientata Biviere scade a dicembre. Al momento, però, non ci sono certezze su quello che accadrà. Alla Regione cercano eventuali soluzioni. Tra queste, la nascita di un’agenzia unica oppure di distretti. “Ma non sono soluzioni praticabili – dice Emilio Giudice uno dei responsabili della Riserva – sono scelte che concentrerebbero tutto a Palermo, lasciando sguarniti i territori”. Per Giudice, l’unica vera opzione sarebbe quella di un accorpamento tra enti, già presenti sul territorio locale. “C’è la Riserva – spiega – ma ci sono anche il Consorzio di bonifica, l’azienda foreste, l’Esa, l’ex condotta agraria, senza dimenticare le partecipate del Comune. Si potrebbe creare una struttura che abbia come riferimento questo territorio e con un numero notevole di operatori”. Una proposta che Giudice
“Non dimentichiamo che, stando alla legge – prosegue – i soldi che il Comune e la Regione incassano dalle royalties estrattive dovrebbero essere investiti per progetti di risanamento ambientale. Tutto questo non si è mai fatto, preferendo invece spendere le somme per coprire la spesa corrente”. Da tempo, il futuro della Riserva Orientata e del personale della Lipu che opera all’interno è appeso al filo dell’incertezza. “Se non ci saranno indicazioni chiare – conclude Giudice – dopo dicembre, potrebbe scattare un’eventuale proroga del periodo di gestione, almeno fino a quando non verrà stabilito il da farsi”. Il personale della Lipu opera su un vasto territorio da tutelare, spesso esposto ad interessi di ogni tipo, compresi quelli speculativi.