Gela. La netta presa di posizione del centrodestra che sull’uso delle compensazioni Eni per gli eventi dello sbarco alleato ha approvato in aula consiliare un atto con linee diametralmente opposte a quelle indicate dall’amministrazione, porta esponenti dei pro-Greco a ritornare su ciò che hanno già riferito nel dibattito di martedì. “Quella del centrodestra è fuffa – dice il capogruppo di “Un’Altra Gela” Giuseppe Morselli – si sono completamente incartati perché l’amministrazione comunale si è mossa per organizzare le manifestazioni proprio sulla base di una mozione del centrodestra che per l’ottantesimo dello sbarco prevedeva eventi di livello internazionale. Ora, invece, non sanno come uscirne e criticano l’amministrazione, che peraltro sta andando avanti sulla base di un programma stilato da un comitato, al quale la stessa opposizione ha fatto i complimenti”. Per Morselli i dubbi sollevati sull’uso di somme per circa 800 mila euro, dalle compensazioni Eni, sono privi di fondamento. “Anche il centrodestra – aggiunge – sa che quelle somme non possono essere usate per realizzare opera pubbliche ma sono vincolate ad interventi di rilancio turistico e culturale. Mentono sapendo di mentire”.
Morselli chiaramente sta con l’operato del sindaco Lucio Greco e dell’assessore Salvatore Incardona, duramente contestati da un centrodestra che invece chiede interventi strutturali ad iniziare dall’ex dogana e dal pontile sbarcatoio. “C’è anche chi, da ex segretario cittadino del Pd – continua Morselli – parla di una città bombardata quando sono state le amministrazioni del Pd ad aver lasciato in queste condizioni sia l’ex dogana che il pontile. Si sono incartati. Non sanno far altro che criticare senza una precisa idea di città. Il loro è un processo alle intenzioni”.