Gela. Come è stato riferito ad inizio settimana dall’amministrazione comunale, nel corso della seduta di question time, sono ancora in via di svolgimento le attività di riaccertamento finalizzate ad avere un quadro finanziario dell’ente quanto più preciso possibile. Sono verifiche aperte già diversi mesi fa ma che non hanno ancora trovato una conclusione. Allo stato, infatti, non ci sono veri atti finanziari a supporto della gestione ordinaria delle attività del municipio. Soprattutto tra le fila dell’opposizione, si è più volte parlato di un’eccessiva “stasi”. La prossima settimana, è in programma l’audizione alla Corte dei Conti, successiva alle osservazioni che hanno fatto emergere un “rosso” contabile preoccupante. Il consiglio comunale attende di capire se potranno arrivare i primi atti ufficiali. La commissione bilancio era riuscita a far approvare un deliberato con precise scadenze sia per l’attività di riaccertamento che per la presentazione del rendiconto 2021. I termini sono destinati a slittare. “Non possiamo che aspettare – spiega il presidente del consiglio comunale Salvatore Sammito che lunedì ha riunito i capigruppo per un primo esame dei correttivi predisposti dal dirigente al bilancio – spero che questa attività di verifica e riaccertamento possa concludersi prima possibile, anche perché va avanti da oltre tre mesi. Ad oggi, assistiamo ad un continuo invio di note e comunicazioni, che spesso lasciano il tempo che trovano. Ogni ufficio tende a tutelare sé stesso. Però, servono atti concreti anche per rispondere alle indicazioni poste dalla Corte dei Conti”.
In questi ultimi giorni, sia il dirigente al bilancio Loredana Patti sia il collegio dei revisori hanno trasmesso nuove comunicazioni all’amministrazione comunale e alla presidenza del consiglio, oltre che alla Corte dei Conti. Il dirigente, ancora una volta, ha analizzato il capitolo dei debiti fuori bilancio, che è sempre stato uno dei più delicati. La situazione finanziaria emergenziale e l’assenza di strumenti contabili potrebbero portare a variazioni di bilancio per la copertura dei debiti ancora non garantiti. Come già sottolineato nella segnalazione dello scorso dicembre, il dirigente rileva che probabilmente potranno esserci debiti destinati a non ricevere copertura integrale “nei termini e con gli strumenti ordinari” posti dal Tuel. Senza il bilancio di previsione, non sono possibili neppure piani di rateizzazione per i debiti. Patti invita a non sottovalutare il fatto che ci saranno inevitabilmente altre proposte di riconoscimento dei debiti “nel corso dell’esercizio”. Tutto ciò non rende per nulla semplice assicurare un equilibrio nella gestione della massa debitoria.